“Un progetto strategico di grande respiro che farà assumere all’Italia un ruolo
d’avanguardia nel campo delle bio-scienze, sia a livello europeo sia nei confronti dei Paesi
della zona Sud e Est del Mediterraneo”.
Così Mario Capanna, Presidente della Fondazione Diritti Genetici, ha presentato oggi in
conferenza stampa “GenEticaMente”, Polo euro-mediterraneo di ricerca scientifica
partecipata, alta formazione, comunicazione nel settore delle biotecnologie, cuore del piano
di sviluppo quinquennale della Fondazione Diritti Genetici.
Alla conferenza stampa erano presenti Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri; Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia; Vincenzo Tassinari,
Presidente di Coop-Italia; Enzo Paliotta, Sindaco di Ladispoli
“E’ nota, purtroppo, la scarsità di investimenti dell’Italia nel campo della ricerca: vi
dedichiamo appena l’1 per cento del PIL, a fronte, per esempio, del 2,3 della Francia e del
2,5 della Germania – ha spiegato Capanna. “Con un investimento nel progetto di 20
milioni di euro nel periodo 2011-15, la Fondazione Diritti Genetici vuole invece operare
concretamente per invertire questa tendenza”.
Tra i sostenitori di GenEticamente ci sono la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sette
Ministeri, Coop-Italia, Regione Lazio, Comune di Roma, Regione Puglia.
“E’ molto importante l’impegno dimostrato in proposito dal governo – ha aggiunto il
Presidente della Fondazione Diritti Genetici – in particolare dal Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, senza il quale non sarebbe stato
possibile siglare il Protocollo di intesa tra la Fondazione, i ministeri per i Beni Culturali,
Istruzione, Università e Ricerca, Ambiente, Politiche Agricole, Sviluppo Economico, Affari
Esteri, Politiche Europee.”
Capanna ha poi illustrato alcuni contenuti scientifici del progetto.
“GenEticaMente aprirà una nuova frontiera nella ricerca scientifica italiana ed europea,
quella delle biotecnologie sostenibili alternative agli Ogm (che tante polemiche e conflitti
sociali e politici hanno creato) e quella della “ricerca partecipata”, un modello diffuso a
livello internazionale ma quasi del tutto assente nel nostro paese, che vede il
coinvolgimento della società nelle scelte che riguardano l'innovazione.”
“GenEticaMente si svilupperà anche a livello internazionale – ha continuato il Presidente
della Fondazione Diritti – in particolare verso il Canada, esempio di applicazione della
ricerca partecipata; verso l'Europa, fornendo uno strumento efficace per la realizzazione
della strategia di “Europa 2020”; verso il bacino euro-mediterraneo, nel quale realizzerà
trasferimento tecnologico riguardante le biotecnologie sostenibili, un’occasione preziosa
che permetterà all’Italia di svolgere un ruolo centrale per la costruzione di una comunità
euro-mediterranea foriera di dialogo, di buon vicinato e di pace”.
“E' un progetto che merita attenzione e sostegno – ha spiegato il Sottosegretario Gianni
Letta – che segna la strada del futuro: un'idea nuova non affidata a un ente o ad una impresa
ma ad una fondazione no profit, che inaugura un nuovo modello di ricerca
partecipata, vicino a cittadini e consumatori”.