Gentilissimo Onorevole,
Lunedì 24 gennaio e 25 gennaio verrà discussa alla Camera la mozione n.1-00531 concernente iniziative per il rispetto dei diritti civili e politici in Bielorussia, nella quale si chiede l'impegno del Governo italiano a dare voto favorevole per l’applicazione delle sanzioni economiche nei riguardi della Bielorussia, in virtù di quanto accaduto la sera del 19 dicembre 2010 a valle dell’elezione del Presidente bielorusso Lukashenko.
Nel rispettare le ragioni che hanno portato gli Onorevoli Deputati a sottoscrivere tale mozione, porgiamo alla Vostra attenzione come vi siano legami consolidati di fratellanza, amicizia tra Italia e Bielorussia grazie a quel movimento dal basso che lega entrambi i paesi attraverso progetti di accoglienza, permessi studio ed adozioni instauratisi a seguito del disastro nucleare di “Chernobyl” e basati su rapporti di amicizia e di fratellanza che in Italia coinvolgono migliaia di famiglie.
In virtù di questo legame tra i due popoli, negli ultimi anni, l’Italia ha avviato, unico paese nel consesso europeo, attraverso le delegazioni di rappresentanza parlamentare internazionale, quali i gruppi parlamentari presso l’OSCE e presso il Consiglio d’Europa, ed anche a livello governativo attraverso più tavoli di confronto, un interessante dialogo volto a creare quella dialettica costruttiva per “condurre” la parte Bielorussa verso una maggiore apertura verso l’UE.
Grazie sopratutto alla realizzazione di tale clima costruttivo, centinaia di pratiche di adozione internazionale pendenti in Bielorussia dal 2004 hanno avuto la possibilità di essere realizzate.
Il 22 dicembre Il Ministro Frattini, dinanzi al Cardinale Mamberti quale rappresentante del Vaticano, ha ricevuto dalle mani del Ministro degli Esteri bielorusso Martinov, un elenco di ulteriori 100 minori per i quali è stata autorizzata l’adozione internazionale.
In quell’occasione si è giunti anche all’accordo per la costituzione di un tavolo trilaterale volto a monitorare l’inserimento dei minori nella realtà italiana, che per la maggior parte sono già adolescenti, segno di un’attenzione di civiltà, serietà e attenzione che il Governo bielorusso pone nei confronti dei propri cittadini che vengono adottati all’estero.
Vi preghiamo di conseguenza di fare in modo che il problema dei diritti politici non rischi di porre in assoluta contrapposizione le parti andando a danneggiare il percorso di avvicinamento con la Bielorussia, ponendo con ogni probabilità pericolosamente a repentaglio i risultati positivi fin qui raggiunti nelle relazioni italo bielorusse, sulle adozioni internazionali e gli accordi attualmente in discussione sui permessi studio.
Una sterile condanna senza ricorrere ad un atteggiamento di critica, pressante ma costruttiva, si rifletterebbe sicuramente in atteggiamenti negativi da parte di chi ha in mano il destino di centinaia di bambini ed il futuro di un popolo.
Vi preghiamo di riflettere seriamente nell'esclusivo interesse dei minori e delle famiglie italiane che da tanti, troppi anni stanno attendendo di essere riunite.
I prossimi mesi saranno determinanti per la realizzazione di tante iniziative quali il completamento delle adozioni, di un accordo sui permessi di studio che, in caso di irrigidimento delle relazioni, verrebbero bloccati definitivamente.
L'atteggiamento di grave critica posto in essere da molti Paesi dell'Unione Europea è peraltro sovente integrato da una fitta rete di relazioni economiche che nessuno dei Governi degli altri Stati europei ha mai realmente interrotto nemmeno nei momenti più critici.
Tali relazioni, nel caso italiano, potrebbero, se mantenute, essere sia determinanti come possibilità di “moral suasion”
verso la parte bielorussa come strumento di dialogo e di pace tra i popoli, sia portare alla soluzione del problema in breve tempo, visto il ritmo col quale vengono smaltite le pratiche adottive, ma anche consentire un rilancio con l’apertura definitiva delle stesse.
La invitiamo fin da adesso a manifestare chiaramente la Sua disponibilità a supportarci su tematiche legislative che dovranno essere avanzate in tema di diritto di cittadinanza per i maggiorenni stranieri adottati da famiglie italiane e sui permessi studio nelle opportune commissioni parlamentari competenti (I e VII commissione, Bicamerale Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza) .
Le chiediamo di valutare con attenzione atteggiamenti di chiusura e superficialità sul tema delle adozioni internazionali che, a livello europeo, troppo spesso hanno reso di fatto impossibile il costituirsi di nuclei famigliari già esistenti “in pectore” (vedi il caso della Romania) per una precisa insensibilità di rappresentanti della UE, unione che noi vorremmo realmente attenta ai problemi dei propri cittadini piuttosto che a quelli di poche lobbies d’affari.
La ringraziamo per quanto vorrà fare per le famiglie italiane e i bambini bielorussi.
24/01/11
Andrea Donadio
Famiglia Donadio