Intervento in aula della Camera sui gravi fatti di San Giovanni in Fiore. On. Franco Laratta

ore 16 di martedì 25 gennaio 2011-01-25

Vorrei richiamare l’attenzione del Governo, e del Ministro degli Interni in particolare, sulla grave situazione in corso presso il Comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, uno dei centri più grossi della Calabria.

Da stamane, un gruppo ben identificato di persone, ha compiuto una vera e propria aggressione nei confronti dei consiglieri comunali di centrosinistra, i quali si stavano recando in municipio per rassegnare le dimissioni e provocare la scioglimento del consiglio comunale e la caduta del sindaco di centrodestra che viene accusato dal consiglio comunale, dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dai cittadini di non avere difeso e garantito l’interesse generale della comunità in merito alla questione del diritto alla salute e al forte depotenziamento del locale ospedale civile.

Ben 15 consiglieri comunali su 20 hanno sottoscritto un documento di sfiducia, annunciando le dimissioni motivate dalla carica.

Stamane, qualcuno ha chiaramente istigato un folto gruppo di persone che dopo gli episodi di intolleranza e aggressione, ha dapprima impedito l’accesso al municipio dei consiglieri comunali (soltanto 11 di loro hanno potuto accedere presso gli uffici del Comune scortati dai carabinieri per consegnare la lettera di dimissioni), ma subito dopo è stato loro impedito di uscire dal palazzo municipale. Un atto molto grave che è tutt’ora in corso.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che stanno tentando di evitare che la situazione precipiti.

Si tratta di un episodio gravissimo, che non ha precedenti, che mette in evidenza le responsabilità da parte di quanti utilizzano il bisogno della gente a fine di pura speculazione politica.

L’esercizio della democrazia, in questo caso, risulta fortemente compromesso, offeso e calpestato.

Nell’invitare tutti ad abbassare i toni dello scontro in casi gravissimi come questo, chiediamo al Governo di intervenire per quanto di sua competenza per impedire che la democrazia posso essere ostaggio di persone che adottano mezzi violenti per affermare posizioni di parte.

Serve invece molta prudenza e responsabilità da parte di chi esercita ruoli e funzioni politiche e istituzionali. Perché senza di queste si rischia scontri pericolosissimi che nessuno saprebbe poi più fermare. Noi tutti dobbiamo saper governare i problemi e i bisogni della gente senza arrivare allo scontro fisico che porterebbe alla degenerazione del confronto politico fino al punto di non ritorno.

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