“L’audizione di Niccolò Amato ha confermato che i protagonisti di quegli anni, nella politica e nelle istituzioni, non hanno ancora deciso di raccontare tutta la verità su quella stagione. È evidente che vi è una contraddizione tra quanto dichiarato da Nicolò Amato e quanto dichiarato da Martelli. Certo Amato nel suo intervento non ha spiegato per nulla perchè nel marzo del 1993, dopo 8 mesi dalla strage Borsellino, riteneva, come scrive in una relazione al Ministro della Giustizia, ‘giusto ed opportuno rinunciare ora all’uso di questi decreti sul 41 bis’. Non ha neppure convinto sul fatto che nessuno dei provvedimenti sul 41 bis sia stato firmato da lui. L’elemento più sconcertante è che oggi Amato ha esplicitamente ammesso di aver ricordato molte cose solo preparandosi alla nostra audizione e non preparandosi all'interrogatorio della magistratura, che a questo punto sarebbe bene che lo risentisse”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia in relazione all’audizione dell’ex capo del Dap Nicolò Amato in Commissione antimafia.