AL DIRETTORE ED ALLA REDAZIONE
L’Associazione Contro Tutte le Mafie, ONLUS, con il suo sito di inchieste tematiche e territoriali (www.controtuttelemafie.it) e la sua TW Italia – Tele Web Italia di promozione del territorio (www.telewebitalia.eu) rompe l’omertà e la disinformazione per la cultura della legalità.
La Giustizia a Taranto: non solo i Misseri.
In tempi in cui la magistratura si può accanire contro un Premier e questo, anziché intervenire sulle anomalie del sistema, personalizzando li accusa di essere sovversivi e comunisti, ci si chiede cosa accadrà al povero cristo.
Su Taranto i media curano la vicenda di Sabrina Misseri, in carcere senza prove attendibili, (pur tralasciando la vicenda Sebai, il killer delle vecchiette, con presunti innocenti nelle galere). Stampa e TV da sempre ignorano la vicenda di Antonio Giangrande, presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie. Soggetto mai condannato, ma assiduo frequentatore delle aule dei tribunali per l’accanimento giudiziario intimidatorio a suo danno, sol perché il suo sito d’inchiesta è il Wikileaks italiano. Per questo è stato sentito in riferimento all’ennesimo procedimento penale aperto a Catanzaro contro la procura di Potenza, che non ha proceduto sulle denunce presentate contro i magistrati di Taranto, Lecce e Brindisi, che a loro volta hanno abusato od omesso atti del loro ufficio.
Il Dr Antonio Giangrande è sotto inchiesta da parte della Prefettura di Taranto presso cui il suo sodalizio nazionale è iscritto nell’elenco delle associazioni antimafia, in quanto combatte gli insabbiamenti. Le denunce presentate presso le forze dell’ordine contro gli insabbiamenti dei magistrati, sono insabbiate. La polizia giudiziaria, che controvoglia li riceve, per legge collabora con i magistrati denunciati. Le denunce presentate, spesso dalla polizia giudiziaria insabbiate, per legge passano dai tavoli dei denunciati medesimi, che sovente li auto archiviano.
Per gli effetti è sotto processo a Potenza per diffamazione a mezzo stampa, su denuncia degli stessi magistrati denunciati, per un articolo apparso sul Giornale del Sud Africa, da lui non scritto, che riguardava gli insabbiamenti a Taranto. Gli stessi magistrati di Potenza che non hanno proceduto sulle denunce contro i loro colleghi tarantini.
Sotto processo a Taranto per diffamazione a mezzo stampa per aver pubblicato atti pubblici sugli insabbiamenti delle denunce sulle consulenze false a Taranto. Qui denunciato, addirittura, dal suo cliente, vittima e per il quale si era adoperato. E’ stato sentito come persona informata dei fatti, anziché come indagato, senza che fosse informato della denuncia a suo carico.
Sotto processo a Taranto per diffamazione a mezzo stampa e per calunnia per aver pubblicato atti pubblici sugli insabbiamenti delle denunce sui sinistri falsi a Taranto. Qui rinviato a giudizio, addirittura, per calunnia per una denuncia mai presentata. In sede di udienza preliminare si ordina al p.m. di produrre le prove a carico. Non si adempie, ma con ciò si rinvia a giudizio. Si saprà in modo informale che l’avvocatessa denunciata è legata sentimentalmente con un sostituto procuratore del foro, egli stesso denunciato per aver auto archiviatosi una denuncia contro se stesso.
Sotto processo a Taranto per violazione della Privacy per aver pubblicato atti pubblici sugli insabbiamenti delle denunce a Taranto. Qui si è proceduto a sequestrare un intero sito web con centinaia di pagine, che nulla centravano con l’inchiesta, da parte di chi era incompetente a farlo.
Sotto inchiesta a Roma per diffamazione a mezzo stampa e per calunnia per aver pubblicato atti pubblici attinenti infiltrazioni camorristiche in provincia di Latina. Qui, addirittura, da parte di foro incompetente e per calunnia per una denuncia mai presentata.
Nei processi è abbandonato dagli avvocati difensori, in quanto, in vece loro che non lo fanno, presenta le istanze di ricusazione nei confronti dei magistrati denunciati che lo stanno per processare. Questo a scanso di certa condanna per grave inimicizia.
I media tacciono questa situazione. Tacendo anche che Luigi De Magistris (europarlamentare dell’IDV) è stato rinviato a giudizio presso il Tribunale di Salerno perché, in qualità di sostituto procuratore a Catanzaro, aveva omesso di procedere nei confronti dei procuratori di Potenza, che a loro volta avevano insabbiato le denunce presentate contro i giudici del distretto della Corte d’Appello di Lecce (Taranto, Lecce e Brindisi), che a loro volta avevano insabbiato le denunce presentate presso di loro da un povero cristo.
Grazie dell’attenzione.
Presidente Dr Antonio Giangrande – ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE