Ruby, Berlusconi: "Punire i Pm". Casini: "Ora basta con le minacce"

Basta un particolare, a volte. Quello in questione descrive la linea scelta da Silvio Berlusconi, lo scontro frontale con magistrati che a suo dire hanno violato la Costituzione. Il Cavaliere, in un nuovo videomessaggio ai Promotori della libertà, non 'rispetta' il testo sbobinato e invece di invocare una “adeguata reazione” parla di una “punizione” per i magistrati. Il presidente del Consiglio – anche mercoledì per tutta la giornata nella sua residenza romana di Palazzo Grazioli insieme all'avvocato Niccolò Ghedini – sfrutta il videomessaggio per un affondo durissimo: i pm di Milano in “violazione” dei “più elementari principi costituzionali” e, in particolare contro i testimoni, hanno usato “una procedura irrituale e violenta indegna di uno stato di diritto che non può rimanere senza una adeguata punizione”.Ma non basta. I pm, attacca il premier, vogliono “sovvertire il voto popolare”. Lui, Berlusconi, andrebbe anche di fronte ai magistrati, ma se questi fossero “super partes”. Cade dunque nel vuoto l'appello delle opposizioni, che lo avevano invitato a presentarsi in Procura o dimettersi. “Alla Camera abbiamo ottenuto anche oggi la fiducia, l'opposizione è stata sconfitta”, ricorda. Berlusconi prova poi nuovamente a ricostruire la vicenda, citando una dichiarazione di Ruby: “Gli ho detto di avere 24 anni, di essere di nazionalità egiziana (non marocchina), di essere originaria di una famiglia di alto livello sociale, in particolare di essere figlia di una nota cantante egiziana”. Il premier torna quindi a difendere le ragazze coinvolte nello scandalo: sono state “trattate come criminali in una pericolosa operazione antimafia, sbeffeggiate, maltrattate, costrette a spogliarsi”.L'Anm al premier: “Magistrati sono rigorosi, questi attacchi sono inaccettabili” – L'Associazione nazionale magistrati reagisce al nuovo attacco di Berlusconi ai magistrati di Milano che indagano sul caso Ruby. “I magistrati – affermano il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini – svolgono il loro difficile compito con serietà e rigore, nel pieno rispetto delle norme processuali e dei diritti delle persone coinvolte, con l'unico scopo di accertare i fatti”. “Gli inaccettabili attacchi nei confronti dei magistrati da parte di esponenti politici – concludono i leader dell'Anm – non giovano né alla serenità delle istituzioni né all'accertamento della verità”.Vietti: “I Pm sono dei sovversivi? E' una accusa grave” – “Usare espressioni come sovvertimento dell'ordine democratico è tanto grave quanto infondato”. Così il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, replica all'accusa rivolta dal presidente del Consiglioai pm di Milano. Ai giornalisti che gli chiedevano se si può palare di uno scontro con la magistratura, Vietti ha risposto: “Noi non vogliamo fare nessuno scontro con nessuno. La magistratura risponde con le regole che il Csm si è dato”. E ricordando che il Csm sta per discutere la pratica a tutela del pm di Milano, Fabio De Pasquale, Vietti ha fatto presente che “in questo contesto sarà possibile far valere le buone ragioni che sconsigliano in qualunque occasione ogni iniziativa di delegittimazione dell'ordine giudiziario, che è il presidio di legalità del Paese”. Ed ancora ai cronisti che gli facevano presente l'intenzione di Berlusconi di non presentarsi ai magistrati che lo indagano, Vietti ha risposto: “Questo è un problema di Berlusconi e dei suoi avvocati”.Casini: “Da Berlusconi una dichiarazione di guerra, basta con le minacce” – “Chi vince le elezioni non è il padrone del paese. Nessun leader democratico può minacciare una punizione ai giudici che lo accusano. Si può polemizzare ma soprattuto ci si deve difendere nelle sedi appropriate”. Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, al Tg di La7 ha commentato duramente le parole del presidente del Consiglio. “Da Berlusconi è venuta una dichirazione di guerra di il cui paese non ha bisogno”, ha aggiunto. Casini ha inoltre criticato la scelta comunicativa del premier: “Vorremo che lo stato di diritto non fosse calpestato e questo meccanismo dei videomessaggi ogni due giorni, stiamo diventando la Repubblica dei videomessaggi. Sarebbe molto più serio un confronto in tv tra esponenti di maggioranza e opposizione”. Anche il Pd critica il premier, denunciando per bocca di Anna Finocchiaro parole “pericolose” e “fuori da ogni limite”. Per Dario Franceschini, invece, l'attacco ai giudici è un “trucco” per “spostare l'attenzione” e c'è da augurarsi che nessuno cada nel tranello.Terzo Polo all'attacco: “Premier si dimetta o si vada al voto” – “Se il presidente del Consiglio non é in grado di rispondere nelle sedi competenti alle accuse che gli sono state mosse e quindi di rassicurare un'opinione pubblica profondamente e giustamente turbata deve rassegnare le sue dimissioni e consentire così al Paese la serenità e la speranza per un futuro migliore e alle istituzioni di realizzare le riforme necessarie”. E' quanto si legge in una nota diffusa al termine del vertice del Terzo polo in vista delle amministrative. Le forze politiche che si raggruppano nel nuovo polo sostengono che “altrimenti, nel rispetto delle prerogative del capo dello Stato, è meglio chiedere ai cittadini, attraverso il voto di realizzare il cambiamento necessario e urgente”. Secondo il Terzo polo inoltre “le gravi vicende emerse in questi giorni confermano e rafforzano le ragioni per le quali nelle scorse settimane il nuovo polo aveva chiesto una profonda svolta politica nella conduzione del Paese”.20 gennaio 2011Redazione Tiscali

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