Newsletter Consiglio Nazionale Forense n. 4

1. Il Cnf ricevuto al Quirinale
2. Mediazione: riunione con il Ministro della Giustizia
3. Riunione dei presidenti dei Consigli dell’Ordine e delle Unioni
4. VI Congresso giuridico di aggiornamento forense
5. Diritti umani: il Cnf interviene sui casi Tunisia e Soutedh

1. Il Cnf ricevuto al Quirinale
Martedì 11 gennaio una delegazione del Consiglio nazionale forense, rinnovato nella sua composizione, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il presidente del Cnf Guido Alpa, accompagnato dal vicepresidente Carlo Vermiglio e da sei Consiglieri, ha ringraziato sentitamente il Capo dello Stato, ha colto l’occasione per presentargli le due Consigliere elette, Carla Broccardo e Susanna Pisano.
Parole di grande apprezzamento sono state rivolte al Presidente Napolitano “per il costante impegno nel garantire il rispetto dei valori costituzionali, nell’assicurare il pieno soddisfacimento dei principi fondanti della nostra democrazia e nel sollecitare le istituzioni perché siano migliorate le condizioni di vita morale, materiale e intellettuale dei cittadini e degli immigrati anche attraverso la risoluzione dei problemi della giustizia; un impegno al quale ciascuno di noi, all’interno del Consiglio e quali rappresentanti dell’ Avvocatura, non intende affatto sottrarsi”.
Nel corso dell’incontro, il presidente Alpa ha passato in rassegna le problematiche attuali. L’Avvocatura, pur partecipando con le altre attività intellettuali alla produzione del 15% del PIL, “non riceve l’attenzione che le istituzioni riservano alle imprese, sì che deve affrontare da sé le difficoltà, senza poter contare su incentivi, sgravi, e altre forme di sostegno”. A tutto ciò, ha continuato Alpa, “ si accompagnano, per l’ Avvocatura, i deleteri effetti del ritardo con cui procede l’iter della riforma forense, approvata con molte difficoltà al Senato ed ora approdata alla Camera. Il ritardo nell’ approvazione della riforma implica molte conseguenze di non poco momento, che si riflettono, tra l’altro, sul debordante numero di giovani che si immettono nella professione senza avere apprezzabili garanzie del loro futuro, ma anche sulla qualificazione dell’Avvocatura, che invece quelle norme vorrebbero assicurare”. Qualificazione sulla quale per parte sua, il Cnf si batte con il regolamento sulla formazione permanente, già in vigore, e con lo studio di un regolamento sulla specializzazione.
Il presidente Alpa, ribadendo l’impegno dell’avvocatura, ha tuttavia rappresentato le difficoltà legislative ed operative legate alla legge sulla mediazione, di cui si avvicina l’entrata in vigore.

2. Mediazione: riunione con il Ministro della Giustizia
Si è tenuta giovedì 13 gennaio, presso il ministero della giustizia, una riunione tra i rappresentanti del Consiglio nazionale forense, con il presidente Guido Alpa, i rappresentanti di alcuni tra gli Ordini che contano il maggior numero di iscritti e delle Unioni regionali, con il ministro della giustizia Angelino Alfano, che ha convocato i rappresentanti dell’avvocatura per avere un quadro preciso del grado di preparazione degli Ordini in relazione alla prossima entrata in vigore dei decreti sulla Mediazione (marzo 2011).
Il Presidente Alpa ha ringraziato il Ministro per la disponibilità all'ascolto mostrata con la convocazione della riunione ed ha messo in rilievo le oggettive esigenze non ancora soddisfatte che impediscono l’attuazione della normativa sulla conciliazione e le obiezioni che il Cnf aveva già sollevato in ordine alla costituzionalità delle regole e all’emarginazione del difensore.
Il presidente Alpa ha fra l’altro segnalato la indisponibilità delle aule presso i tribunali, dove dovrebbero collocarsi gli organismi di conciliazione organizzati dagli Ordini forensi secondo le prescrizioni della legge; la carenza di personale e risorse; l’esiguo numero a tutt’oggi di conciliatori; la difficoltà già riscontrata dagli organismi di conciliazione a dotarsi di copertura assicurativa tanto che qualche grande ordine ha dovuto contattare i lloyds di Londra; la ristrettezza dei tempi per organizzare un servizio efficace e utile a tenere testa alla mole di procedimenti attesa.
Ancora ha insistito, insieme a tutti i Presidenti, sulla necessità di abolire l’obbligatorietà del ricorso alla mediazione e quella di prevedere l’ assistenza tecnica obbligatoria del difensore Avvocato; sulla necessità di eliminare le connessioni con il processo che non siano il frutto dell'accordo congiunto delle parti e di provvedere ad una graduale applicazione della legge in riferimento alle materie coinvolte, con la previsione di una fase sperimentale.
Un prezioso contributo all’analisi è stato portato dai numerosi Presidenti intervenuti, che hanno rappresentato nel particolare le criticità a livello locale, a conferma di quanto illustrato dal Presidente Alpa.

3. Riunione dei presidenti dei Consigli dell’Ordine e delle Unioni
Giustizia: nella riunione del 15 gennaio scorso, che si è tenuta nella sede amministrativa del Cnf con i presidenti dei Consigli dell’Ordine e delle Unioni regionali, è stato ribadito l’impegno comune tra Cnf e Ordini forensi, declinato nella richiesta di immediata calendarizzazione alla Camera della riforma forense e di modifica della legge sulla mediazione; si è inoltre concordato di continuare insieme nell’opera di miglioramento del testo del regolamento sulle specializzazioni e di procedere nel confronto continuo sulle riforme del sistema giustizia.
Alla riunione erano presenti 126 Ordini (su 165) e tutte le Unioni regionali.
La riunione ha evidenziato la grave situazione in cui versa l’avvocatura, resa ancor più acuta dalla crisi economica e dal ritardo con cui procede l’approvazione della riforma forense, dalle attività suppletive a cui provvede l’avvocatura per far funzionare la macchina della giustizia e dall’ approssimarsi della applicazione dei decreti sulla mediazione (già oggetto di una riunione con il ministro della giustizia).
Il presidente Alpa ha dato notizia, per il tramite del vicepresidente Carlo Vermiglio che era a Messina in occasione della visita del presidente della Camera Gianfranco Fini, della disponibilità di quest’ultimo a fare opera di moral suasion nei confronti dei capigruppo ai fini di una veloce calendarizzazione della proposta di legge in aula .
Nel corso della riunione il presidente Alpa ha anticipato che, in occasione dell’inaugurazione del proprio anno giudiziario, il Cnf proclamerà il 2011 come anno dell’Avvocatura, in concomitanza con il 150° anniversario della unificazione d’Italia, mettendo al centro delle iniziative, assieme agli Ordini e alle altre componenti dell’Avvocatura, la difesa dei diritti e l’insopprimibile funzione sociale dell’Avvocatura.

4. VI Congresso giuridico di aggiornamento forense
Il bio-diritto è il tema della tavola rotonda di apertura della VI edizione del Congresso giuridico di aggiornamento forense, che si terrà a Roma presso il Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia dal 17 al 19 marzo.
L'appuntamento del Consiglio nazionale forense è divenuto ormai un punto di riferimento per l'aggiornamento degli avvocati, che hanno partecipato sempre più numerosi nelle scorse edizioni.
Nella tre giorni di lavoro si toccheranno i temi giuridici più dibattuti nell'ultimo anno nelle varie branche del diritto.
Ulteriori informazioni e le schede per la iscrizione saranno disponibili quanto prima sul sito www.consiglionazionaleforense.it

5. Diritti umani: il Cnf interviene sui casi Tunisia e Soutedh
Recentemente il Cnf è intervenuto a ribadire il necessario rispetto dei diritti umani in due vicende molto critiche.
Da una parte il Consiglio ha chiesto con determinazione la liberazione dell’avvocatessa iraniana Nasrin Sotoudeh, condannata per il suo attivismo nei diritti umani, ed ha poi stigmatizzato l’intimidazione di cui è stato vittima l’ordine degli avvocati tunisino, circondato dalla polizia, esprimendo solidarietà e vicinanza ai colleghi impegnati in Tunisia in prima linea nel processo di trasformazione del regime politico e appoggiando i loro sforzi per la costruzione di un ordinamento giuridico democratico. “La difesa dei diritti è un compito insopprimibile per ogni avvocato e il Cnf con costernazione rileva quante volte esso sia sacrificato e soffocato, anche tramite la persecuzione dell’avvocatura”.

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Media
in collaborazione con l’Ufficio studi

Consiglio Nazionale Forense
Via del Governo Vecchio n.3
www.consiglionazionaleforense.it

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