Armonizzazione delle leggi a livello internazionale: un tassello fondamentale per l’antimafia

“La legislazione italiana antimafia, di per sé ottima, non è sufficiente se non si recepiscono anche in Italia le convenzioni internazionali e la legislazione europea.” A dirlo è l'on. Laura Garavini al termine del dibattito-incontro ‘Non sentire, non vedere, non informare’ organizzato a Berlino da Mafia? Nein Danke! e da FLARE proprio al fine di dare un nuovo impulso alla lotta alla criminalità organizzata a livello internazionale.

Oltre a Laura Garavini, nel dibattito moderato dal giornalista della Tageszeitung, Ambros Waibel, sono intervenuti anche l'ex presidente della Commissione Antimafia, Francesco Forgione (SEL), il deputato tedesco verde, Wolfgang Wieland (Responsabile sicurezza interna – Die Grünen), e il presidente di FLARE, Michele Curto. Il risultato è stato un costruttivo scambio d’analisi e di vedute circa le possibili misure legislative da introdurre per un più efficace contrasto alla criminalità organizzata. In particolare è stato discusso il delicato equilibrio tra la tutela dei diritti individuali – quali privacy e proprietà degli indagati – e l'esigenza di contrastare le moderne forme di riciclaggio attraverso la confisca dei beni accumulati illegalmente.

L’evento ha riscosso un notevole successo anche tra i numerosi spettatori. Tra il pubblico che gremiva la sala si contava anche il capo della polizia criminale della capitale tedesca, Bernd Finger, e il giornalista d’inchiesta, Jürgen Roth.

“Per vincere le mafie si deve assalire soprattutto il loro potere economico” spiega in sintesi la capogruppo PD in Commissione Antimafia. “La battaglia contro le nuove modalità di riciclaggio ha quindi urgente bisogno di essere articolata a livello internazionale. In particolare occorre intervenire con determinazione nell'ambito giuridico dell'Unione europea. Le normative dei singoli ordinamenti nazionali devono essere armonizzate. Parallelamente, il lavoro di tutti i protagonisti dell’antimafia – forze dell'ordine, magistratura e società civile – va aggiornato ed armonizzato così da potere contrastare con maggiore facilità la nuova dimensione internazionale del crimine organizzato.”

“Mafia? Nein Danke! e FLARE stanno portando avanti un lavoro di sensibilizzazione politica capace d’unire diverse forze partitiche a livello internazionale per l’emanazione di nuove leggi europee, strategiche nel contrasto alla criminalità organizzata” conclude la deputata italo-tedesca.

Tutti i relatori hanno riconosciuto che l’antimafia non deve compromettere i diritti fondamentali di uno Stato di diritto. Tuttavia, occorre un’azione coesa e coordinata contro la criminalità transfrontaliera. Anche in Italia la legislazione va tenuta al passo con i tempi attraverso il recepimento della legislazione europea e delle convenzioni internazionali. Da tempo, ad esempio, il Pd si batte contro i continui rinvii all’introduzione del reato dell’autoriciclaggio e per l’attuazione della decisione-quadro UE che facilita la cooperazione tra gli Stati membri in materia di reciproco riconoscimento delle sentenze di confisca.

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