“Il responsabile dell’ uffico INAC a Zurigo, Mario Della Corte, prende nella più assoluta forma le distanze dalle ripugnanti attività criminose di Antonio Giacchetta e scusandosi per eventuali inconvenienti esprime la vicinanza alle persone truffate auspicando che possano trovare presto soddisfazione e piena giustizia.”. Con questa pubblica dichiarazione prende il via l’accordo transattivo con cui si è conclusa,lo scorso 4 gennaio,la vicenda giudiziaria che ha visti opposti,da un lato,lo stesso Mario Della Corte e, dall’altro, Marco Tommassini nella sua veste di presidente dell’Associazione delle famiglie vittime Giacchetta. L’azione giudiziaria per diffamazione, promossa dal responsabile del patronato INAC di Zurigo, si era infatti conclusa con l’accordo tra le parti secondo il quale Della Corte doveva : fare una pubblica dichiarazione di scuse e di presa di distanze dalla vicenda di cui erano state vittime le famiglie ed effettuare una donazione simbolica di 1.000 franchi svizzeri a favore delle stesse. A sua volta, Tommasini era impegnato a togliere dal sito dell’Associazione il materiale ritenuto “diffamatorio” e a procedere alla richiesta di analoghe decisioni al quotidiano “L’Italiano” e al sito del Mo.D.I.E.