“Seriamente indiziato di appartenenza ad un’organizzazione criminale di tipo mafioso”. Recita così un estratto del provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria a carico di Vincenzo Giacobbe, 42 anni.
La Direzione Investigativa Antimafia reggina ha disposto la confisca di 2 aziende, una villetta a due piani, diverse automobili, fabbricati aziendali, terreni e liquidità in denaro tutti riconducibili all’imprenditore di Gioia Tauro operante nel settore della produzione di calcestruzzi: il valore della confisca effettuata oggi è di 4 milioni e mezzo di euro.
Vincenzo Giacobbe si trova attualmente in carcere: nel 2002 fu raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, insieme ad altre 39 persone, nell’ambito dell’operazione “Tamburo” relativa alle infiltrazioni mafiose registrate nell’aggiudicazione degli appalti per i lavori dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Operazione del 2002 che cinque anni dopo sfociò nella sua omologa, denominata “Arca” e che condusse all’arresto di quindici esponenti di cosche mafiose del territorio. Fu in quell’occasione che Vincenzo Giacobbe fu arrestato e condannato, con una sentenza emessa l’8 luglio 2009, a sei anni di reclusione per il reato di cui all’articolo 416 bis del codice penale: associazione mafiosa.
(Ma.De.)