"Berlusconi troppo ottimista, mancano i numeri"

Allarme di Bossi sulla tenuta della maggioranza

“Ho sentito in tv che Berlusconi parla di grande riforme e di numeri in eccesso, non è esattamente così. I numeri scarseggiano, siamo nella palude ma siamo ancora vivi e stiamo combattendo – questo uno dei passaggi del comizio del leader della Lega Umberto Bossi a Villa D'Ogna che poi aggiunge – alla fine chi la dura la vince. Mancano un po' di numeri e speriamo che Berlusconi li abbia trovati, ma siamo nella palude romana e non è facile venirne fuori. Ci sono milioni di persone al di sopra del Po – ha sottolineato il leader del Carroccio – che ne hanno piene le scatole e sono pronte a battersi per ottenere la libertà”.Bossi sul federalismo: “Bisogna seguire con pazienza il cammino della riforma” – Il ministro delle Riforme, parlando del cammino del federalismo fiscale, affiancato dal ministro Calderoli, ha subito raccolto l'applauso dei militanti, ma ha anche aggiunto che ora bisogna seguire con pazienza il cammino della riforma nelle sedi istituzionali. E, guardando ai numeri del governo in Parlamento, ha spiegato che “se andassimo oggi a forzare in certe commissioni, magari il federalismo verrebbe bocciato. Dobbiamo dunque far passar del tempo, perché ci sia il tacito assenso fino all'ultimo passaggio in consiglio dei ministri: non moriamo anche se si ritarda un po'”.La Lega pazienterà fino all’ottenimento del federalismo – “Fino a quando la Lega avrà pazienza nel sostenere il governo con questi numeri?” – si domanda Bossi, e poi espone la sua risposta ai suoi sostenitori – “Sino a quando porteremo a casa il federalismo”. Per garantire la durata del governo “diciamo che Berlusconi e anche noi ce la stiamo mettendo tutta”, ha aggiunto Bossi rispondendo ai giornalisti. A chi gli chiedeva di chiarire il suo pensiero sulla 'palude romana', ha assicurato: “Troveremo una via per uscirne, sono certo che un po' Berlusconi e un po' noi ne usciremo”.Calderoli è invece meno paziente – I militanti leghisti si preparino “perché la pazienza della Padania è finita”. E' l'appello che Roberto Calderoli ha lanciato dalla festa 'Berghem Frecc'', dopo il discorso sullo stesso palco di Umberto Bossi. “Preparate la colla – ha scandito il ministro – preparate i pennelli e i manifesti e anche qualcosa d'altro se ce lo chiede Umberto Bossi, perché la pazienza della Padania è finita”.Bossi ha parlato anche della vicenda che ha coinvolto Fini – “Bisognerebbe che i giornali – ha commentato il leader del Carroccio – sparassero meno”. Il leader della Lega ha chiarito meglio il suo pensiero in merito ai continui attacchi al presidente della Camera. “Secondo me – ha detto – i giornali farebbero bene a vendere un po' meno copie e non fare troppo casino, perché poi i problemi che fanno contro Fini ce li sorbiamo in commissione: se uno viene attaccato tutti i giorni, non è favorevole a quello che noi proponiamo, anche se non c'entriamo assolutamente niente”.Bossi sull’accordo della Fiat: “Qualcosa andava cambiato” – L'accordo tra Fiat e sindacati trova il sostegno di Umberto Bossi, il quale osserva che “se si sono accorti anche i sindacati, vuol dire che qualcosa da cambiare c'era”. Il segretario della Lega Nord e ministro delle Riforme ne ha parlato a margine di un comizio in provincia di Bergamo. A chi gli faceva notare la contrarietà della Fiom all'accordo, Bossi ha replicato: “E' d'accordo la Cgil. Io penso – ha aggiunto – che qualcosa da cambiare c'era, d'altra parte la cosa più grave sarebbe che la Fiat vada all'estero, perché fin quando sta qui possiamo trattare, e ora bisogna superare il momento difficile”.29 dicembre 2010Redazione Tiscali

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