La Del Greco su truffa permessi di soggiorno tra Roma e Pescara

La responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti: “E’ l’ennesima scoperta che testimonia quanto sia forte e radicata sul territorio la presenza di associazioni per delinquere di vaste dimensioni”

Pescara, 17 Novembre 2010 – Sgominato un gruppo di truffatori che vendeva posti di lavoro agli immigrati al fine di favorire il rilascio del permesso di soggiorno. In realtà il lavoro era assolutamente falso e tutti i documenti siglati erano solo frutto di carte illegali consegnate a nome di un ignaro cittadino pescarese che lo scorso mese di maggio si era recato presso gli uffici dello Sportello unico per l'immigrazione con in mano una richiesta di regolarizzazione in favore di un cittadino egiziano che in realtà non aveva mai presentato. L’uomo difatti dichiarò che non aveva mai avuto intenzione di assumere qualcuno e che nonostante sui documenti ci fossero i suoi dati anagrafici, quello nella foto non era lui. Conseguentemente alle indagini condotte dalla squadra mobile di Pescara, in collaborazione con i colleghi di Roma, quattro persone sono finite in manette. Il clan si muoveva tra la capitale e la provincia abruzzese e gli investigatori hanno scoperto che per ogni atto falso riuscivano a farsi pagare dai 3 mila ai 4 mila euro.

La responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti, Lea Del Greco, si esprime con preoccupazione sulla vicenda: “Oggi più che mai è necessario concentrare l’attenzione non soltanto sulla microcriminalità ma sui fenomeni di macrocriminalità sempre più frequenti nella nostra regione e finalizzati alla commissione di gravissimi reati, in un territorio come l’Abruzzo che fino a qualche anno fa era definito una sorta di paradiso immune da infiltrazioni di organizzazioni illecite provenienti da altre regioni”.

Nel commentare la notizia, l’esponente del movimento fondato da Antonello de Pierro ricorda come “è indispensabile monitorare il radicamento e la diffusione sempre più capillare e in particolare le collusioni con enti e amministrazioni locali e con imprenditori locali che negli ultimi anni hanno favorito l’indisturbato e impunito proliferare di attività illecite. Inoltre ora più che mai è necessario dare ascolto alle istanze degli immigrati la cui presenza sul territorio sta crescendo vertiginosamente di anno in anno, affinché le condizioni penose in cui la maggior parte di essi è costretta a vivere e il mancato supporto degli enti preposti, non li spinga a rivolgersi a professionisti del crimine”.

Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, l’esponente del movimento extraparlamentare afferma con convinzione la necessità di affrontare la problematica dell’immigrazione con convinzione, attraverso un progetto di più ampio respiro. La Del Greco conclude il suo deciso intervento dichiarando: “E’ auspicabile comunque che le indagini sulla vicenda proseguano per verificare se gli indagati abbiano inoltrato false documentazioni anche ad altre prefetture e se vi siano ulteriori persone coinvolte o altri tipi di corresponsabilità”.

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