Brasile, guerra tra narcos ed esercito a Rio

Una lotta senza quartiere contro i narcotrafficanti, sparatorie in mezzo alle strade, i sobborghi di Rio de Janeiro come campi di battaglia. A farne le spese i poveri delle favelas dove i narcos in fuga si sono asserragliati. Ben duecento criminali hanno trovato scampo nel Complexo do Alemão, dopo gli scontri al Vila Cruzeiro che -nella sola giornata di sabato- hanno lasciato sull’asfalto ben trenta morti, tutti trafficanti. A dar loro la caccia è il governo brasiliano che da circa una settimana conduce una vera e propria guerra contro i narcos. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha inviato 800 uomini dell’esercito, insieme a uomini e mezzi dell’aeronautica e della Polizia Federale che si sono avvalsi addirittura di mezzi pesanti. Gli scontri di Vila Cruzeiro sono stati feroci, una sparatoria di quaranta ore che i federali hanno vinto solo grazie all’intervento della marina.

Una battaglia è stata vinta ma non la guerra che invece continua casa per casa. ”Abbiamo dato tutte le possibilità di resa per evitare un bagno di sangue, ma non possiamo aspettare di più, non intendiamo mantenere l’assedio per un’altra notte. E’ venuto il momento della resa dei conti” hanno dichiarato stamane, in un dispaccio, le forze dell’ordine. Nessuna vittima si registra tra gli agenti, solo un poliziotto è stato ferito alla testa durante una sparatoria tra federali e trafficanti vicino alla favela Grota nel Complexo do Alemão, a nord di Rio. I criminali si trovano tutt’ora in un bunker nei pressi della baraccopoli, a meno di cento metri da dove la polizia è alloggiata in assetto di guerra. Nelle favelas i narcos hanno i loro nascondigli, bunker protetti dal silenzio di una popolazione che da sempre è preda della violenza e del sopruso e che oggi, per essere liberata, viene ancor più colpita. Amnesty International denuncia che l’incolumità della popolazione non è garantita.

il presidente Lula, da Georgetown – capitale dello stato di Guyana, dove si trova in visita – ha tranquillizzato i cittadini di Rio: “Non è umanamente possibile che il 99% delle persone siano vittime di abusi da parte di delinquenti che vivono nell’illegalità. Pertanto la popolazione di Rio potrà star tranquilla al 100% perché il governo brasiliano è pronto ad intervenire”. Ed è intervenuto con il pugno di ferro. A muovere le autorità brasiliane in questa guerra contro i narcos di Rio è stato l’avvicinarsi di due cruciali appuntamenti che attendono la metropoli carioca: i mondiali di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy