La paura dei primi mesi di quest’anno di un possile deaful finanziario italiano, oggi e’ sempre piu’ vicina e reale. Formalmnete significa che a fra poco l’Italia non sara’ piu’ in grado di rispettare determinati indici di copertura o patrimoniali tali per cui il prestito potrebbe subire una significativa modifica del proprio merito di credito. Faccio presente che due terzi del debito italiano e’ verso i paesi europei, i due principali beneficiari sono Germania e Francia, in poche parole faremo la fine del “porco”, ( facciamo parte di quesi paesi definiti PIGS) dopo un anno lo “ammazzano” e se lo mangiano. Se si trattasse di un solo porco, sapremmo chi mettere sotto i ferri, purtroppo i primi ad essere scannati sarannon i cittadini piu’ bisognosi, che sacriferanno. Una settimana fa chiedevo a Salvatore di mettere il contadebito, ( quell’ affare sotto che continua a girare) come monito ai politici italiani, collaboratori ( si fa per dire) di questo giornale. Oggi invece assistiamo ad completo disinteressamento!!! I nostri politici come al solito continua a costruire castelli di sabbia, con promesse che sanno di non poter realizzare, come “Ponte sullo Stretto”, Patto di Stabilita’, “ Piano per Il Sud, “ Banca del Sud senza risorse” ed dulcis in fundo le annunciate nuove elezioni, incuranti di questo nuovo macigno che ci sta cadendo addosso. Tutti sappiamo ( a differenza dei politici) che il nostro eccessivo debito pubblico ha origini dal nostro astonomico costo della politica, raddoppiato dagli anni ottanta. Altresi’ sappiamo che il menzionato costo dovremmo dimezzarlo con l’abolizione di enti locali elettivi inutili, come regioni e province, con l’accorpamento dei comuni al di sotto dei 15 mila abitanti; riduzione del costo amministrativo. In nessun stato democratico europeo, esistono come in Italia quattro organi elettivi, con una miriade di sistemi elettorali. In Italia abbiamo un elezione in media ogni anno, ossia un paese in eterna campagna elettorale e di una miriade di governicchi. Dal settanta in poi ( istituzioni delle regioni) siamo diventati un popolo di schiavi della politica. Cari politici fate che “SDEBITARSI, SDEBITARSI E SDEBITARSI, sia il vostro motto dell 2011.
