Così, ancora una volta, la Destra populista elvetica rappresentata egregiamente dall’Unione Democratica di Centro (UDC) ha vinto l’ennesima votazione popolare avente per oggetto gli stranieri in Svizzera. Indubbiamente il suo cavallo di battaglia politica, alla quale ha partecipato il 53% dell’elettorato: una percentuale più che buona per le tradizioni svizzere. Questa volta, dopo quella contro le naturalizzazioni facilitate degli stranieri di seconda e terza generazione e quella più recente per il divieto di costruzione dei minareti (entrambe accolte), l’oggetto della votazione è stata l’espulsione degli stranieri criminali condannati per gravi reati come, per esempio: l’omicidio, la rapina, il traffico d’esseri umani e gli stupri ma anche perfino chi abusa illecitamente dell’assistenza sociale o di prestazioni delle assicurazioni sociali elvetiche (sic!). Ed essendo, quello dei crimini degli stranieri, un tema molto sentito dalla popolazione elvetica più conservatrice, questo non poteva che trovare il consenso della maggioranza dell’elettorato ed infatti l’iniziativa dell’UDC è stata accolta dal 52,9% degli elettori. Adesso il Consiglio Federale ed il Parlamento svizzeri dovranno tradurre in legge il risultato dell’iniziativa popolare e qui arriva il difficile perchè vi sono accordi e vincoli internazionali della Confederazione che renderà problematica, in tanti casi, l’effettiva espulsione di molti stranieri. Quello che ci consola, come UIM, è che comunque la vittoria dei si è stata contenuta e che molti giovani svizzeri, evidentemente molto più aperti nei confronti degli stranieri dei loro genitori e nonni, subito dopo la conoscenza dei risultati dell’iniziativa popolare dell’UDC sono scesi per le strade delle maggiori città elvetiche per dimostrare il loro dissenso nei confronti di questo risultato e la loro solidarietà agli stranieri.
Dino Nardi
Coordinatore UIM per l’Europa, membro CGIE