Ricca agenda televisiva per il Museo dell’Emigrazione Pietro Conti: da “Vieni via con me” di Fazio e Saviano a “Apprescindere” con Michele Mirabella

Il 2010 un anno d’oro per il Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, nato per raccontare la storia dell’emigrazione italiana all’estero. Dopo la candidatura tra i finalisti a Museo dell’anno 2010, concorso promosso dall’Icom, collabora con il programma condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano “Vieni via con me”, fornendo per la puntata di lunedì, in onda su Rai 3 alle ore 21.00, preziose immagini storiche del suo repertorio. Martedì 23 novembre invece, Catia Monacelli, antropologa culturale e Direttore del Museo, sarà ospite della trasmissione d’approfondimento “Apprescindere”, condotta da Michele Mirabella in onda su Rai 3 dalle ore 11.00 alle 12.00. Giovedì 25 novembre, sarà la volta di Rai Internazionale, per raccontare in mondo visione i progetti che riguardano principalmente il Concorso Video Memorie Migranti, iniziativa patrocinata dal Presidente della Repubblica, dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Regione Umbria.
“Il Museo dell’Emigrazione ha saputo coniugare il lavoro sul territorio con un contesto internazionale, acquisendo quotidianamente, attraverso un delicato e paziente lavoro di recupero della memoria storica, una preziosa e copiosa quantità di materiali fotografici e video inediti riguardanti il grande fenomeno dell’emigrazione italiana, diventando uno dei centri studi di riferimento più importante sul piano nazionale ed internazionale” spiega il Presidente Roberto Morroni. “Il fenomeno che ha coinvolto in meno di un secolo ben 27 milioni d’italiani ed alcune migliaia di umbri” continua Fabrizio Bracco, Assessore regionale alla cultura, “è ben raccontato all’interno delle sale espositive di questo importante museo che la Regione ha voluto tributare al sacrificio dei nostri connazionali all’estero, che hanno reso importate l’Italia e l’Umbria nel mondo”. “Sono circa 60 milioni gli italiani nel mondo, un’altra Italia che vive e cammina sotto altri cieli” ci spiega il Direttore Catia Monacelli “con cui quotidianamente il nostro centro studi è in contatto, sia per il recupero delle radici storiche dell’emigrazione sia per preziose e proficue ricerche che a volte riguardano anche il complesso mondo delle genealogie familiari”.
“Il Museo” spiega il Responsabile Scientifico Alberto Sorbini, Direttore dell’Isuc, “raccoglie biografie, lettere, diari, fotografie, documenti di archivio, importanti per comprendere in profondità i processi di assorbimento, di integrazione o di conflitto che l’emigrato ha stabilito con la società di accoglienza. Il fenomeno migratorio italiano ha costituito e costituisce uno degli aspetti più peculiari e rilevanti della storia economico-sociale dell’Italia contemporanea, ed è per questo, che tra gli obiettivi principali del nostro centro di ricerca si pone il lavoro d’approfondimento con le scuole di ogni ordine e grado. Tutta la storia dell’uomo sembra essere caratterizzata, infatti, da una costante mobilità di singoli, di gruppi, talvolta di interi popoli. Per capire la società di oggi, il mondo della scuola ed i più giovani devono ripartire da questo dato”.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.emigrazione.it o scrivere ad info@emigrazione.it.

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