Dichiarazione della senatrice Donatella Poretti e di Liliana Chiaramello e Andrea Maori, di radicaliperugia.org
Su iniziativa di radicaliperugia.org abbiamo chiesto con un'interrogazione ai ministri per i Beni Culturali, dell'Ambiente e dello Sviluppo economico di sapere se esiste una rispondenza alle normative comunitarie in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale (V.I.A) riguardo il gasdotto denominato “Rete Adriatica”, progettato dalla Snam Rete Gas s.p.a. avente come partner per la distribuzione la Società British Gas. Il gasdotto di dimensioni colossali, secondo il progetto della Snam rete Gas, si snoda per circa 700 km, in buona parte sulle cime di montagne e attraverso numerosissimi corsi d’acqua, ed è ipotizzato con un unico tracciato dal Sud (Massafra, Prov. Taranto) fino all’Italia settentrionale (Minerbio, Prov. Bologna). Le regioni interessate sono Puglia, Campania, Basilicata, Molise, Abruzzo, Umbria, Marche, Toscana, Emilia-Romagna.
Va tenuto presente che scegliendo la dorsale appenninica il tracciato si scontra con criticità quali la presenza di aree boschive e numerose aree protette, rischio sismico e idrogeologico.
Nell’interrogazione si sottolinea che l’opera, le cui parti sono funzionalmente connesse e programmate per realizzare un’unica struttura per il trasporto del gas metano da Massafra a Minerbio, deve avere un’autorizzazione che deve essere assoggettata a preventivo e vincolante procedimento di valutazione ambientale strategica, inoltre chiediamo le ragioni per cui sono stati effettuati procedimenti parziali di V.IA. su alcuni tratti, senza alcun collegamento fra le diverse procedure, in palese violazione della normativa comunitaria, secondo quanto interpretato dalla giurisprudenza della Corte europea di Giustizia e dai Giudici amministrativi nazionali.
Qui l'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=1874