BRESCIA: MIGRANTI SULLA GRU, UNA PROPOSTA PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE

A Brescia la tensione resta altissima. Sono ancora quattro i migranti che resistono in cima alla gru di via san Faustino per protesta contro la “sanatoria truffa”. Ieri c’è stato un lancio di oggetti e bottiglie dall’alto, mentre a terra proseguono le manifestazioni di solidarietà. La diocesi Bresciana, Cgil e Cisl propongono un percorso per arrivare alla risoluzione del conflitto. L’Italia dei valori appoggia il documento che potrebbe, dopo un braccio di ferro che dura ormai da 15 giorni, sboloccare la situazione.

Ecco la soluzione proposta da Diocesi Bresciana, CGIL e CISL
Le iniziative da voi assunte hanno messo in luce, con drammaticità ed efficacia, sia a livello locale che nazionale, l’esistenza di una vera e rilevante questione riguardante l’accertamento ed il riconoscimento di diritti, l’assegnazione dei permessi di soggiorno e le istanze di regolarizzazione.
Oggi Diocesi Bresciana, CGIL e CISL intendono proporvi un percorso preciso che verrà seguito per garantire la vostra discesa in sicurezza.
Tale percorso consiste:

1) Vi verranno messi immediatamente a disposizione i legali da voi scelti ai quali potrà essere conferito mandato. I legali saranno presenti al momento della vostra discesa ai piedi della gru. In quel momento avrete la possibilità di nominare il legale a cui conferire il mandato.

2) Da quel momento, il legale da voi scelto vi accompagnerà ed assisterà in tutte le procedure di identificazione che per legge dovranno essere consentite nonché vi assisterà in tutte le azioni legali che, in relazione ad ogni singola posizione, potranno essere esperite per l’ottenimento dei benefici che, sempre in relazione alla posizione di ciascuno, potranno essere richiesti.

3) Durante tale percorso vi verrà garantito un trattamento umanitario così come è già stato riservato agli altri due vostri fratelli che sono scesi nei giorni scorsi.
I risultati da voi ottenuti, quali la solidarietà e tutte le iniziative, anche a livello parlamentare, per modificare l’attuale legislazione, non verranno in questo modo annullati.
Per tali motivi, le iniziative proseguiranno sia con la concessione di un presidio autorizzato a Brescia, sia con l’apertura di un tavolo istituzionale presso la Prefettura con la presenza di tutti coloro che vi sono stati vicini e che sono interessati a risolvere i problemi da voi sollevati con grande determinazione.

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