Se si votasse oggi Silvio Berlusconi e Lega insieme vincerebbero ancora nettamente, e non sono solo le parole di una nota sondaggista, è una realtà che, bando alle “ciance” e alle inutili strumentalizzazioni, sarà affermata dalle urne, portando questa “Santa Alleanza” a circa il 43%. Dunque, in caso di elezioni anticipate Pdl e Lega vincerebbero alla Camera dei Deputati aggiudicandosi il premio di maggioranza, anche senza Fli di Fini, e la sicura maggioranza al Senato, e ancor di più se si modificasse il premio di maggioranza su scala nazionale al senato.
Oggi il Partito democratico, tra rottamazioni e scollamenti, Italia dei Valori che va verso una morte politica assicurata, e l’intera sinistra, capeggiata dal “Clown” Vendola, a fatica supererebbero il 35% per cento, se si dovesse votare. E allora il “Centrino o Terzo Pollo” di Casini, Fini e Rutelli si accontenterebbe di un massimo del 15 %.
E' chiaro che avremo sicuramente un afflunza ancora in calo perchè le pagliacciate finiane hanno deluso tantissimi elettori che si rivolteranno contro la politica usando l'arma del non voto, ma se non si vuole far ragionare la testa, bisogna fare cosi.
Chi invece è meno portato a reagire d'istinto alle stupidaggini diffuse dalla stampa manovrata dai nemici di Berlusconi, ragionerà su cosa il governo ha fatto e su quello che avrebbe potuto fare se Fini (o meglio il clan Bocchino & Co. ), che in realtà conta nulla o quasi in FLI, avesse evitato di dare calci senza ragionare su ciò che stava facendo. Quindi dal ragionamento verrà fuori che PDL e Lega, la vera maggioranza politica del Paese, hanno il dovere di traghettare l'Italia verso il sogno che prese forma già nel 1994.
Tremonti, Maroni, Carfagna, Brunetta, Gelmini, Alfano, La Russa, Brambilla, Fazio, Sacconi e la Prestigiacomo hanno dato dimostrazione del “Governo del Fare” e quindi si può ragionare su eventuali sostituzioni, e io per primo ne sono convinto, su eventuali nuovi Ministeri (tipo quello del Mezzogiorno e delle Famiglia) ma non mandare a casa un Governo che ha dimistrato di saper lavorare sotto la guida di un “Grande Statista”, a prescindere degli affari personali dell'uomo Berlusconi, che saranno pure fatti suoi.
Contrariamente a molti dei miei amici del centrodestra, io sono del parere che l'UDC andrebbe portato al governo, perchè l'Udc è per il settanta per cento spostato verso il centrodestra.
A questo punto, è vero che le elezioni anticipate sgomberebbero il campo da questi stupidi teatrini, ma è vero che sarebbero soldi buttati e tempo perso. Sarebbe stato meglio un patto di legislatura, forse una maggioranza allargata, e un rimpasto di governo. Qualche Ministro, non me ne vogliano, forse sarebbe meglio che lasciasse spazio a chi puo fare di più.
Vogliamo andare a votare? Allora facciamolo presto e ci togliamo il pensiero. Ma a rimetterci saranno i finiani e il PD sicuramente.
Forse è meglio pensarci bene.
Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com
Cosi' i partiti se si andasse alle urne oggi, secondo le intenzioni di voto registrate da un sondaggio Ispo-Corriere della Sera – scrive Rebato Mannheimer sulla prima pagina del quotidano di via Solferino.
“Alla Camera vincono il Pdl e la Lega, che si aggiudicano quindi i 346 seggi del premio di maggioranza. Il Carroccio vale l'11% e il Popolo della Libertà il 32: totale 43%. Con queste percentuali il movimento di Umberto Bossi conquista 87 deputati rispetto agli attuali 59. Il Pdl passa invece dagli attuali 235 seggi (senza i finiani) a 259. La coalizione Pd-Idv-Sinistra Ecologia Libertà arriva al 37%, così distribuita: 27 al Partito Democratico, 6% ad Antonio Di Pietro e 4% abbondante a Nichi Vendola, che quindi entrerebbe in Parlamento. Il Governatore pugliese sta conquistando tutto l'elettorato di Rifondazione Comunista e in prospettiva può raggiungere anche il 6%. In termini di seggi l'alleanza di Centrosinistra si attesta a 190 deputati. Il nuovo centro Udc-Fli-Api si aggiudica il 15% dei voti, pari a 76 deputati, con Futuro e Libertà di Fini al 4%. Colpo di scena Beppe Grillo. Il Movimento 5 Stelle del comico genovese è appena sopra il 4% nelle intenzioni di voto, supera quindi lo sbarramento e conquista 18 deputati alla Camera”.
“A Palazzo Madama il premio di maggioranza è su base regionale, quindi il calcolo è più complesso. Ma non è assolutamente vero che chi vince alla Camera rischia di perdere al Senato. E' una favola che circola nel mondo analfabeta dei giornalisti. Quello che avviene a livello nazionale, pur con qualche differenza, accade anche nelle Regioni. Secondo me, quindi, la maggioranza è comunque certa per il Pdl e la Lega, che, insieme, avrebbero tra i 160 e i 165 senatori”.