Successo del Convegno “Giornate internazionali di studio in Terra Jonica- L’Habitat rupestre nell’Area mediterranea”

Si è tenuto in Puglia.
Oltre 40 gli interventi.
80 gli studiosi e
accompagnatori di
Spagna, Francia,
Germania, Italia,
Grecia, Turchia e Malta
Rappresentanti di 11
Università degli Studi
Italiane e straniere,
e di 10 fondazioni
e centri di ricerca

Il convegno “Giornate internazionali di studio in Terra Jonica- L'Habitat rupestre nell'Area mediterranea” svoltosi a Massafra (il 29 e il 30 ottobre) e conclusosi a Palagianello (il 31 ottobre), è stato un grande successo e ha conseguito alcuni primati. Ne abbiamo parlato con l’avv, Giulio Mastrangelo, una “pedina” importante nello staff dell’Archeogruoop “E. Jacovelli”, organizzatore dell’evento che è stato patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Massafra, Comune di Palagianello, Dipartimento Jonico dei Sistemi Giuridici del Mediterraneo dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Istituto tecnico agrario “Mondelli” di Massafra, Diocesi di Castellaneta e Museo del Territorio di Palagianello.
E' la prima volta in assoluto (ci ha fra l’altro detto Mastrangelo) che un convegno internazionale di studio di queste proporzioni, sul tema degli insediamenti rupestri, si tiene a Massafra. Oltre 40 sono stati gli interventi e circa 80 gli studiosi e accompagnatori di 7 paesi europei (Spagna, Francia, Germania, Italia, Grecia, Turchia e Malta), rappresentanti di 11 Università degli Studi italiane e straniere, di 10 tra fondazioni (Fondazione Zetema di Matera, Fondazione S. Domenico di Savelletri, Fondazione Wadi Adrar di Livorno) e centri di ricerca (Centro Studi sotterranei di Genova, Istituto Internazionale di Studi Liguri sez. Finale Ligure, Museo archeologico del Finale, Associazione culturale Perieghesis di Taranto, Associazione Nazionale Archeologi, Museo del Territorio di Palagianello, Associazione Terra di Puglia di Massafra, Archeogruppo E. Jacovelli), e singoli studiosi, quali l'arch. Guy Demenge e il dott. Eberhard Rohrer, che si dedicano da decenni, rispettivamente, allo studio dei siti rupestri della Cappadocia e a quello dell'uso delle erbe, che crescono anche nelle nostre Gravine, a scopo terapeutico nel medioevo.
L'importanza del convegno è sottolineata dal fatto che tutti gli studiosi intervenuti sono impegnati attivamente nella ricerca sul campo e non si sono limitati a presentare studi teorici.
Il numeroso pubblico è rimasto letteralmente attaccato alla sedia per oltre 20 ore per seguire le interessanti relazioni di studio che hanno toccato aspetti molteplici, dalla ricerca archeologica (anche in Libia e Tunisia) a quella di archivio (produzione del salnitro in ambienti rupestri), dalle nuove tecniche di rilevamento di invasi rupestri (laser scanner) agli influssi sulla pittura pugliese dal Mediterraneo orientale. Un'apposita sezione, quella sulle buone pratiche e le nuove prospettive, è stata dedicata ai modelli di recupero e di conservazione. L'avv. Raffaele De Ruggieri ha parlato del restauro della Cripta del Peccato Originale di Matera, il prof. Mehmet Alper della conservazione dei siti rupestri in Cappadocia, i prof. E. Dazzara, G. Donvito e R. Rotondo sul recupero della cripta della Spirito Santo nel territorio di Monopoli.
Illuminante la relazione del dott. Francesco Donatelli e dell'ing. Vincenzo Cavallo sul piano Territoriale Tematico del Comune di Grottaglie che hanno dimostrato ciò che gli enti locali possono fare, con l'uso delle nuove tecnologie, nel campo della tutela e della conservazione del territorio e del paesaggio rurale. Anche l'avv. Giulio Mastrangelo ha dimostrato che, sulla base della legislazione vigente, i proprietari di beni rupestri non possono farne quello che vogliono e che le istituzioni pubbliche (Regione, Provincie, Comuni, Soprintendenze) in caso di inerzia dei privati proprietari, non possono starsene a guardare ma hanno l'obbligo di intervenire onde evitare pregiudizi e/o la rovina dei beni ambientali culturali, quali i villaggi rupestri delle Gravine, che hanno valore monumentale e sono diretti alla fruizione pubblica.
Interessantissimo l'intervento conclusivo del dott. Fabrizio Vona, Soprintendente regionale ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, il quale ha proiettato le immagini dei cattivi restauri eseguiti in Puglia nel recente passato e ha proposto come irrinunciabile, piuttosto che interventi di restauro straordinario, la manutenzione ordinaria degli invasi rupestri da affidare con legge regionale ai Comuni.
Un successo meritato per l’Archeogruppo (Centro di ricerche e studi storici, artistici, archeologici ed ambientali) che di recente ha tenuto, tra l’altro, continui e seguiti “Incontri in Archeogruppo” presso lo Spazio Culturale Domenico Mastrangelo, ove si possono trovare varie pubblicazioni, tra cui: Aa. Vv. ”Scritti in onore di P. Luigi Abatangelo nel centenario della nascita”, Massafra 1993; Roberto Caprara – Marcello Scalzo “La chiesa rupestre di San Leonardo a Massafra”, Massafra 1998; Aa. Vv. – “Alétes- Miscellanea per i settant’anni di Roberto Caprara”, Massafra 2000; Antonio Conforti “La farmacia del Mago Greguro tra leggenda e realtà”, Massafra 2001; Marcello Scalzo “Sul rilievo di architetture rupestri”, Massafra 2002; Giulio Mastrangelo “La Vergine, la cerva e la scala”, Massafra 2004). Per informazioni: info@archeogruppo.it
Nelle foto di Umberto Ricci un momento dell’apertura del Convegno a Massafra, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città. Da sx: Antonio Caprara, Presidente dell’Archeogruppo “E. Jacovelli” o.n.l.u.s.;
Chairman Cosimo D’Angela, Presidente del Convegno; Giandomenico Pilolli, vice sindaco ed assessore alla Cultura; Michele Mazzarano, consigliere regionale e Vito Miccolis, assessore provinciale.

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