Bari: 92 arresti tra uomini di clan rivali

In ginocchio i clan Di Cosola e Stramaglia, che da anni si contendono il dominio di Bari e dei comuni limitrofi. Questa notte gli uomini della squadra mobile della Questura di Bari, coordinati da Fausto Lamparelli, hanno fatto scattare le manette ai polsi di 92 presunti affiliati ai due clan mafiosi: tra i nomi spiccano quelli del boss Antonio Di Cosola (il provvedimento gli è stato notificato in carcere, in quanto già detenuto), Michele Stramaglia e Guseppe Barbetta.

Associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti (ne sono stati sequestrati 40 chili), estorsione ai danni di imprenditori edili e di proprietari di frantoi oleari, ma anche diversi episodi di sangue, tra cui l’omicidio nel 2008 di Martino Salatino, presunto affiliato al clan Stramaglia: questi i reati per i quali la magistratura barese ha emesso le 92 ordinanze di custodia cautelare. Duante le operazioni sono state sequestrate anche numerose armi: pistole e due mitragliatori Kalashnikov. Il provvedimento restrittivo è firmato da Giuseppe De Benedictis, gip del tribunale di Bari, a seguito delle richieste avanzate dai pm inquirenti della Dda Desirè Digeronimo, Elisabetta Pugliese e Francesca Romana Pirrelli.

L’operazione anti-mafia, denominata “Hinterland” poiché i due clan avevano esteso le rispettive attività illecite a diversi comuni della provincia barese, è stata messa a segno grazie all’intervento di oltre 600 poliziotti, che, allo stato attuale dei fatti, stanno compiendo arresti e perquisizioni anche a Foggia e nelle zone limitrofe, oltre che a Milano, Novara, Udine, Milazzo (Messina), Foggia e Cerignola (Foggia).

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