RIFORMA ELETTORALE VISTA DA UN PUNTO DI VISTA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE

Faccio una premessa: “ Dal 2006 in poi nessun parlamentare e’ stato eletto a suffragio universale e diretto ( personale) e tutte le leggi elettorali passate sono incostituzionali. [ art. Cost. 56/48]” Dopo 16 anni di berlusconismo dovessi dare un aggettivo a Berlusconi lo definirei un” Diversamente Abile” dove la D sta per Diverbio e la A per Anarchia Istituzionale. Fatta questa ennesima riflessione etimologica passo ai fatti! I fatti sono sulla bocca di tutti: “ Cambiare la legge elettorale”.
Per non apparire troppo mondanelliano usero’ meno virgole. Proporzionale secco ergo un ritorno alla democrazia partecipativa e rappresentativa. Vietare la candidatura a persone indagate o in attesa di giudizio. Una sola legge elettorale applicabile a tutte le tornate elettorali. Abbassare l’eta’ minima di eleggibilita’ a 21 anni e la massima a 65 con un massimo di due legislature reiterabile dopo una legislatura sabatica onde evitare il monopolio delle poltrone e della politica
Inoltre alcune considerazioni istituzionali andrebbero fatte nel ridisegnare il ruolo del futuro legislatore. Abolizione dei decreti leggi sostiturli con leggi deleghe. Coalizioni di governo solo dopo elezioni con programmi scritti e sottoscritti.. Abolire i voti di fiducia la nostra e’ una democrazia parlamentare ed e’ ancora il luogo dove si legifera. Dobbiamo sanare 16 anni di comicita’ parlamentare. A voi le riflessioni i commenti e le…virgole ….( scusatemi se e’ poco)

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