Con una battuta Berlusconi attacca il mondo gay

La responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti: “L’attenzione dell’opinione pubblica a queste notizie è un controsenso rispetto alle grandi questioni dell’economia italiana o della disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile”

Roma, 3 novembre 2010 – “In un momento in cui le politiche inerenti i diritti civili tengano banco nel Parlamento europeo, l’Italia sembra fare enormi passi indietro tanto da essere definita da El Mundo, il principale quotidiano della destra spagnola, come uno dei paesi più sessisti d’Europa, dove anche le donne sono assenti nei consigli di amministrazione delle imprese e in cariche di rilevanza pubblica e dove le ministre sono solite diventarlo a causa delle loro faccette graziose”. Con questo primo commento la responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti, Patrizia Lusi, accoglie la notizia delle ultime dichiarazioni rilasciate da Silvio Berlusconi, in merito al caso della giovane marocchina al centro dell'indagine della Procura di Milano su presunte feste a luci rosse organizzate nella villa di Arcore e dove si presume coinvolto il presidente del Consiglio dei ministri. Ironizzando sulla vicenda, il premier ha affermato di preferire le donne, rallegrandosi di non essere gay, scatenando così l’ira di tutta la comunità omosessuale e di altri esponenti della politica e non.

“La frase di Berlusconi ha fatto il giro del mondo sulla stampa estera, la quale si dice concorde nel ritenere che considerazioni di questo genere altro non fanno che aumentare il clima di omofobia e razzismo nei confronti di tutto ciò che ancora è percepito come diverso. La totale perdita di lucidità del premier italiano è sotto gi occhi di tutti – continua imperterrita l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, il quale pressato dagli ultimi scandali con la ‘suffragetta’ di turno e incapace di reagire, si sforza di voler dimostrare l’indifferenza nei confronti della vicenda sfoderando il meglio del suo repertorio ‘da macho’, mentre il Parlamento è bloccato sulle grandi questioni civili”.

Poi la Lusi ricorda come in Italia non ci sia una legge che tuteli le coppie di fatto e che tutti i tentativi per cercare di realizzarne una, sono stati boicottati dalle forze politiche di centrodestra e dal Vaticano. A questo si deve aggiungere che: “Negli ultimi mesi si sono verificati numerosi attacchi contro gli omosessuali a causa del loro orientamento sessuale, e i pochi che si dichiarano apertamente fanno notizia sul giornale tanto da essere considerati meteore”.

La rappresentate del movimento extraparlamentare a tutela dei diritti dei cittadini continua nel suo ragionamento: “Lungi dal voler giudicare cosa un uomo faccia tra le mura di casa, episodi di questo genere possono passare in secondo piano, soprattutto nel caso di contesti economici e politici in cui fervono le riforme e le iniziative per stimolare la crescita di un paese lasciato alla sbando. Immaginare che l’attenzione dell’opinione pubblica possa essere distratta da battute o racconti di ‘notti brave’ della sua classe dirigente è un controsenso rispetto alle grandi questioni non risolte come lo stallo dell’economia italiana o la disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile, che continua ad avanzare senza sosta”.

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