I quattro sindaci del Vesuviano, principalmente coinvolti nella questione delle discariche di Terzigno, non hanno firmato il documento stilato nella tarda serata di ieri nel corso di un incontro in Prefettura a Napoli. I primi cittadini di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, principalmente su sollecitazione dei loro concittadini, hanno chiesto al capo della Protezione civile Guido Bertolaso “più garanzie”. Condizione che, però, non preclude nuove possibilità di dialogo al punto che il prossimo martedì 26 ci sarà una nuova convocazione della riunione tecnica.Il documento formulato nella serata di ieri dal sottosegretario Guido Bertolaso, dal governatore campano Stefano Caldoro, dal prefetto di Napoli Andrea De Martino e dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, era stipulato in sei punti e prevedeva non solo il momentaneo 'congelamento' della cava Vitiello, ma anche una serie di disposizioni per attuare verifiche e bonifiche alla discarica Sari. Punti che non sono stati ritenuti sufficienti dagli abitanti del Vesuviano. Per questo motivo i sindaci hanno chiesto più tempo per poter elaborare nuove ipotesi che garantiscano maggiormente gli abitanti del luogo.”No” alla seconda discarica di Cava Vitiello. Lo gridano i cittadini dell'area vesuviana che si oppongono alla realizzazione di un secondo sito all'interno del Parco nazionale del Vesuvio. Le popolazioni locali non vogliono il congelamento della discarica ma la modifica della legge del 2008 secondo la quale Cava Vitiello deve essere trasformata in discarica. I manifestanti sono arrivati davanti alla piazza del comune di Boscoreale. Il sindaco Gennaro Langella ha spiegato ai cittadini l'accordo proposto alle autorità locali dai rappresentanti del governo: “Ci hanno prospettato una discarica in cui non verranno sversati i rifiuti indifferenziati di Napoli, nel sito esistente andranno solo quelli dei paesi del vesuviano che fanno la raccolta differenziata. Ovviamente i rifiuti che giacciono attualmente nella discarica non verranno tolti”. Il sindaco ha anche assicurato che verranno eseguite delle analisi: “Se emergerà che è pericoloso chiederemo la chiusura immediata della discarica”. Ma sull'impegno di congelare a tempo indeterminato la discarica di Cava Vitiello i manifestanti urlano: “No, vogliamola chiusura, non il congelamento”. Langella ha detto ai cittadini: “Dobbiamo manifestare il nostro sì o no alle offerte che ci sono state fatte”. La risposta dei manifestanti è stata una sola: “No”.Ancora scontri nella notte tra le forze dell'ordine e manifestanti a Terzigno (Napoli): si sono sono fronteggiati da un capo all'altro della rotonda Panoramica con lanci di petardi e lacrimogeni. Più volte i manifestanti, si tratta di gruppi di giovanissimi, sono avanzati verso le forze dell'ordine che hanno reagito con piccole cariche di alleggerimento. Sul selciato gli agenti hanno anche trovato una molotov non esplosa, mentre almeno altre tre molotov sono state fatte esplodere a poca distanza da un mezzo della polizia. E ancora lanci di pietre verso i poliziotti e masserizie date alle fiamme lungo la strada che collega la rotonda Panoramica al centro di Boscoreale. Quando i giovani manifestanti – alcuni hanno agito a volto scoperto – sono arretrati, hanno messo di traverso lungo la carreggiata l'autovettura di un giornalista freelance, incendiandola successivamente in modo da rallentare l'avanzata delle forze dell'ordine. La rotonda Panoramica – come ogni sera rimasta al buio perché' qualcuno ha staccato la corrente – è stata illuminata solo dai bagliori di petardi e lacrimogeni. Al termine delle operazioni, due persone sono state fermate dalla polizia per essere identificate. Al momento, per fortuna, non si segnalano feriti.
Il sindaco di Boscoreale: fermiamo i violenti – Il primo cittadino Gennaro Langella, a seguito degli incidenti avvenuti la scorsa notte ha fatto un appello affinche' siano fermati i violenti che si sono infiltrati tra quanti stanno protestando contro l'apertura di una seconda discarica nel parco del Vesuvio. Il sindaco Langella ha anche chiesto lo slittamento di qualche ora dell'incontro in Prefettura convocato per l'eventuale firma di un'intesa discussa nel corso di un vertice avvenuto ieri pomeriggio. Intanto e' stato reso noto il bilancio degli scontri avvenuti la scorsa notte. Negli scontri tra forze dell'ordine e sedicenti manifestanti, che da quanto si apprende con i comitati non avrebbero nulla a che fare con i promotori della protesta, sono rimasti feriti 5 poliziotti ed un carabiniere. Hanno tutti riportato contusioni guaribili in pochi giorni.
Si allarga il fronte della protesta contro le discariche – All'alba di oggi un gruppo di manifestanti ha inscenato una manifestazione dinanzi all'ingresso della discarica di Chiaiano in via Cupa del Cane. Alcune decine di persone, secondo quanto si apprende dalle forze dell'ordine, hanno rallentato l'accesso dei camion all'invaso, l'unico finora utilizzato al momento dal comune di Napoli per lo smistamenti di 700 delle oltre 1400 tonnellate di rifiuti quotidianamente prodotte. Le operazioni di scarico sono riprese regolarmente solo grazie all'intervento della Polizia che ha presidiato per qualche ora sia l'accesso di Chiaiano che quello dei Camaldoli.