LODO ALFANO, L’ULTIMO TRUCCO DI BERLUSCONI

la legge è uguale per tutti. Tranne uno!

Se un profano di vicende italiane si interessasse per una qualsiasi ragione alla politica di casa nostra resterebbe a dir poco interdetto. Non conoscendo l’anomalia italiana si domanderebbe, giustamente perplesso, come mai la maggioranza che sostiene il governo insiste per fare a tutti i costi una legge a uso e consumo di un persona sola, Silvio Berlusconi, riproponendo un obbrobrio giuridico già bocciato dalla Corte Costituzionale, ribocciato ieri nella sua ultima versione dal Capo dello Stato e che lo stesso Berlusconi dice di non aver mai chiesto e di volere che sia ritirato. Insomma, sembrerebbe proprio che il lodo Alfano non s’ha da fare per nessuno, per cui l’unica cosa sensata sarebbe cestinarlo subito con tante scuse per il tempo perso.
E invece no, dal Pdl fanno sapere che si va avanti comunque. Contraddizione quantomeno singolare, se non si trattasse di uno dei soliti trucchi con cui il centrodestra prova puntualmente a ingannare il Paese. Perché a verità è che Berlusconi fa il finto tonto per un solo semplicissimo motivo: ha capito che il Lodo Alfano è una causa persa, uno sconcio talmente evidente ed offensivo che se anche fosse approvato dal Parlamento non passerebbe poi il vaglio del referendum. E allora meglio fingere un passo indietro per farne due avanti, saltellando da un lodo all’altro, da una leggina ad personam a una ad aziendam, con un solo vero obiettivo: garantirsi l’impunità a vita. Il solito Berlusconi insomma: passa il tempo, ma lui non cambia mai!

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