La volpe inconsapevole

di On. Antonio Di Pietro

Gli ultimi risvolti sul lodo Alfano ci hanno fatto riscoprire un presidente del Consiglio inconsapevole. Questi, come Scajola con la casa del Colosseo, non sapeva niente del lodo Alfano. I suoi sodali hanno fatto tutto alle sue spalle. Berlusconate a parte, mi pare ormai evidente che il Premier fa come la volpe con l'uva: siccome si è accorto che è acerba, dice che non gli interessa. come sempre, quando viene preso con le mani nel sacco, Berlusconi fa finta di non essere al corrente di nulla, come se il lodo Alfano fosse stato fatto per chissà quale principe della luna.
La verità è che se adesso ci sta ripensando è perché qualcuno gli ha fatto capire che, ancora una volta, i suoi 'consiglieri' giuridici stavano facendo una legge boomerang. Infatti, poiché c'è l'obbligo del referendum confermativo se si vuole modificare la Costituzione, e' apparso evidente a tutti che la maggioranza degli italiani non avrebbe permesso questo ennesimo sconcio. Inoltre, poiché i referendum costituzionali non prevedono lo sbarramento del quorum, al di là di quanti cittadini sarebbero andati a votare, il destino del lodo Alfano costituzionale era già segnato: sarebbe stato bocciato.
Quella del lodo Alfano è l'ennesima prova che quello attuale e' un governo ad personam. Un governo che deve andare a casa al più presto, perché le priorità del Paese sono altre e i signori di questa maggioranza hanno dimostrato di non essere all'altezza del ruolo che ricoprono. E' necessario ridare la parola ai cittadini ma, prima, credo sia doveroso varare una nuova legge elettorale. L'attuale legge, infatti, è del tutto antidemocratica e non consente al cittadino di scegliere i propri candidati. Per questa ragione, abbiamo sempre sostenuto, e lo ribadiamo, che, ci sia o meno Berlusconi ancora al governo, il Parlamento deve mettere all'ordine del giorno la riforma della legge elettorale e votarla con la più ampia maggioranza possibile perché le regole del gioco devono essere scritte con un ampio accordo tra maggioranza e opposizione. Ci auguriamo che la futura legge elettorale possa essere quella che prevede il doppio turno di collegio. Se questo non dovesse essere possibile, guarderemo con attenzione alla proposta di un modello tedesco. In ultima analisi, rispetto all'attuale Porcellum, sarebbe meno peggio il vecchio Mattarellum. Fatte queste premesse, non capiamo perché bisogna aspettare un nuovo governo e non procedere subito alla creazione di una nuova legge elettorale. Nella nostra Costituzione, esiste ancora un'iniziativa parlamentare.

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