ISTANBUL, 22 ottobre 2010 – Con mezz'ora di ritardo (alle 8,45 invece delle 8,15), sono iniziate questa mattina le batterie di qualificazione ai Campionati del Mondo per club di Coastal Rowing ad Istanbul in Turchia.
Temperatura decisamente più autunnale al mattino, con vento da nord che poi è andato via via aumentando nel corso della giornata, procurando una discreta onda al traverso che però non ha infastidito più di tanto i concorrenti.
Equipaggi italiani più competitivi che mai, a dimostrazione di una crescente migliorata preparazione ed un interesse maggiore verso una disciplina come il coastal che soprattutto all'estero non fa fatica a decollare, vista la partecipazione di club sia dell'est europeo che d'oltre oceano.
Degli italiani si diceva, partecipazione numerosa, ma visti i risultati, anche la qualità non è mancata. E' evidente che di batterie stiamo parlando, e che le sorprese sabato possono giungere da chi si è accontentato in batteria della qualificazione. Ma tre equipaggi su tutti meritano di considerazione, vista l'autorità con la quale hanno tagliato per primi il traguardo: Denise Tremul (Polisportiva San Marco), Giuseppe Alberti (Gavirate) ed il 4 del Saturnia con Ferrarese, Mangano, Glionna, Milos, timonati da Gioia.
La Tremul partiva con cautela, lasciando sfogare le altre concorrenti, inseguita a breve distanza, almeno sul primo lato, da altre due italiane: Giacomazzi (Ravalico) e Franchino (S. Stefano a Mare), anche se già in prima boa erano evidenti le sue intenzioni. Si distendeva sul secondo lato lungo, acquisendo colpo su colpo sempre più vantaggio distanziando progressivamente le avversarie. Sul rettilineo finale Denise si presentava con un buon distacco dalla seconda, e nell'ordine, 3° la Giacomazzi e 6° la Franchino, qualificate tutte per la finale A.
Nel “solo” maschile, era Alberti che prendeva l'iniziativa non volendo temporeggiare, ma presentando subito il suo biglietto da visita, andando alla testa della gara, mentre alle sue spalle, andavano alla ricerca di un posto per la finale A Tremul (San Marco) e Panicucci (the Core). Pigiava sull'acceleratore lo sculler ligure che dominava la sua batteria, dovendo solo cercare di controllare un ritorno dalle retrovie di coloro i quali cercavano un posto al sole sabato mattina. Sul rettilineo finale transitava 1° Alberti, 3° Tremul e 5° Panicucci tutti qualificati.
Percorso da manuale quello del 4 del Saturnia, che iniziavano la loro gara prima della partenza, cercando la migliore traiettoria possibile per giungere in boa più direttamente. Dopo il via era subito confronto a tre con gli esperti triestini che non concedevano spazio agli avversari, ed anzi, a metà del primo lato erano già in seconda posizione, saltavano a piè pari un ingaggio in prima boa, e da allora non ce n'era per nessuno. Composti rispondevano colpo su colpo agli attacchi avversari, che si concludevano con la derapata in terza boa che faceva guadagnare ancora più terreno ed il successo assicurato delle qualificazioni.
Degli altri italiani in gara, sono qualificati per la finale A anche il 4 di Santo Stefano a Mare (Bignami, Burato, Garibaldi, Vicenzi, Franchino), giunti 6°, il doppio della Multedo di Benvenuti e Fabbri arrivati 3° , ed il singolista Depetris (Ravalico), 5°.
Nelle foto: Denise Tremul