In caduta libera la salubrità  dell’aria nelle nostre città 

Il viceresponsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti: ”Il governo intraprenda politiche più attente al rispetto di diritti sociali primari come quello della salute”

“In Italia percepiamo meno il cambiamento climatico rispetto altri paesi come l’Australia o quelli dell’America Latina, il sentore dell’ambiente malato e inquinato, alle nostre latitudini si manifesta attraverso alcune malattie” questo è il commento di Marcello Ribera viceresponsabile per l’Ambiente dell’Italia dei Diritti, all’indomani della pubblicazione di Ecosistema urbano 2010 l'annuale ricerca di Legambiente sulla sostenibilità delle nostre città.

Nell’ideale classifica della respirabilità dell’aria perdono diverse posizioni le grandi metropoli del nostro paese come Roma e Milano e tutte le più grandi città del sud.

“L’Italia è stata sanzionata dall’Ue per i suoi livelli urbani di Pm10 – prosegue l’esponente del partito presieduto da Antonello De Pierro – e le cause di questa condizione sono da un lato l’uso di combustibili fossili, e dall’altro l’erronea politica di mobilità delle nostre città. Il governo, pertanto, – prosegue Ribera – deve al più presto varare politiche, pur sempre liberali, ma attente ai diritti sociali primari come quello della salute. Bisogna riappropriarsene e strappare questo controllo alle lobby di potere”.

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