L'associazione Padovani nel Mondo ha celebrato, sabato 16 e domenica 17 ottobre, una ricorrenza di grande significato: il 40° anno di attività. Una festa che la Presidente della storica associazione ha organizzato con grande impegno mettendo al centro della riflessione un fenomeno che ultimamente sta alimentando nel Paese un dibattito via via più ampio, la fuga all'estero di molti ragazzi italiani che vanno via con la laurea in tasca; un dibattito che si arricchisce sempre più di nuovi elementi. Il fenomeno della “fuga dei cervelli”, per altro, sta rivelando una sua dimensione numerica che fino a poco tempo fa non era molto conosciuta, quanto meno al grande pubblico. L’on. Franco Narducci intervenendo ai festeggiamenti per il 40° anniversario dell’Associazione Padovani nel Mondo ha sottolineato la necessità impellente che il mondo dell’associazionismo si apra alle nuove generazioni e sappia cogliere le esigenze delle nuove comunità giovanili italiane all’estero, considerando anche che il flusso in uscita dall'Italia è destinato ad aumentare nei prossimi anni. La mobilità temporanea è destinata a crescere, stimolata anche dalle stesse politiche dell'Unione europea che con la prospettiva “Europa 2020” punta a migliorare il tasso di occupazione grazie anche ad una più marcata mobilità, in particolare nel settore della ricerca e delle professioni ad elevata qualifica. “Sta a noi, ha affermato Narducci, far si che detta mobilità non si trasformi da temporanea in definitiva se in Italia non miglioreranno le opportunità di lavoro e relativa dignità salariale”.
L’on. Narducci – intervenuto alla due giorni di intenso dibattito in veste di presidente dell’UNAIE (Unione nazionale Associazioni di Immigrazione ed Emigrazione) – ha ringraziato l'Associazione Padovani nel Mondo per l'iniziativa veramente illuminata di aver promosso il 1° concorso “Young Venetian Excellence Award” (YVEA), rivolto ai migliori imprenditori, ricercatori, professionisti, al di sotto dei 35 anni, che svolgono la propria attività all’estero, valorizzando in tal modo le eccellenze dei giovani veneti, di origine e di adozione.
Sono stati premiati, per il settore imprenditoria italiana all’estero, Paolo Privitera, che, dopo aver conseguito la Laura di Scienze dell’Informazione presso l’università Cà Foscari di Venezia nel 2002, si è trasferito a Los Angeles per aprire la sua prima azienda negli USA, la Digitx, per il settore professionalità italiane, Claudia Cucchiarato, giornalista italiana a Barcellona, autrice del libro“Vivo altrove. Giovani e senza radici, gli emigrati italiani di oggi”, per il settore ricerca e sanità italiana, Alessandro Furlan, che si trova attualmente a Pittsburgh (USA) che lavora allo sviluppo di nuovi imaging biomarkerse per il settore imprenditoria estera in Italia, Faye Cardwell che proveniente da Sheffield, nel Regno Unito, lavora in Veneto nel settore dell’organizzazione di eventi internazionali in campo enologico. Tutti esempi di giovani che hanno dato lustro al Veneto con la loro attività. “Giovani italiani che si recano all’estero per trovare un ruolo adeguato alla loro professionalità e che portano con loro la cultura di origine, una realtà nuova di cui le Istituzioni ed il mondo politico devono tener conto” ha dichiarato Narducci.