Nessuna solidarietà, rispetto e considerazione per i docenti di terza fascia di circolo e d’istituto, detti anche “non abilitati’, o se preferite come li hanno definiti molti sindacati, che non si sono occupati minimamente di loro, “aspiranti precari”, forse perché aspirano le briciole degli altri? Mah, non si sa! Molti continuano a dimenticare che questi professori, possiedono titoli e requisiti validi per l’insegnamento, sono stati assunti da graduatorie ministeriali di merito, hanno bocciato, promosso, firmato documenti ufficiali e ricoperto incarichi in qualità di commissari d’esame. Sono insegnanti assunti spesso su cattedre annuali e posti vacanti, hanno gli stessi incarichi e responsabilità dei loro colleghi abilitati e di ruolo. Il Ministero sta violando spudoratamente i loro diritti fondamentali, considerati abili per le competenze e professionalità acquisite, ma inabili quando si parla di tutelarne i diritti. Il Ministero li ha tenui fuori dal Decreto Salvaprecari per il secondo anno consecutivo. Loro non possono essere tutelati! Lo ha sostenuto la stessa onorevole Valentina Aprea, presidente della VII Commissione cultura della Camera; per lei si tratta solo di docenti che sono: “saliti in cattedra […] avendo dato la disponibilità, da laureati a svolgere un lavoro precario”. Perciò, visto che sono stati loro ad insistere… dopo anni di insegnamento, dopo anni di formazione ‘sul campo’, proprio come prevede la nuova bozza di decreto che disciplinerà la formazione dei futuri docenti, rimangano privi copertura economica, senza alcun ammortizzatore sociale. Il Ministero, così facendo, spera nella auto-eliminazione, perché davanti ad una situazione del genere, molte persone cercano un altro lavoro, l’importante è che si tolgano dalle scatole.
In questo periodo di grandi fermenti si viene a scoprire che i Giuda nel mondo non muoiono mai, ma si perpetuano come i cretini, figli di una madre sempre incinta. Quando si parla di laureati dediti all’insegnamento, nell’immaginario collettivo, si pensa di avere a che fare con persone dotate di intelligenze sensibili, padroni di certi valori, con l’importante ruolo di formatori di menti e coscienze. Purtroppo la verità è un’altra e deludente, formatori di menti e coscienze lo sono, ma spesse volte in modo distorto, tenuto conto che cultura ed intelligenza non sono la stessa cosa. In realtà, tra questi luminari dell’istruzioni, per di più “abilitati” si nascondono grandi vili, ignobili e miserabili, capaci soltanto di guardare al proprio orticello e tessere trame alle spalle dei colleghi. Oltretutto questi grandi “intelligentoni abilitati” – a non pensare, prima di agire – a settembre hanno organizzato lezioni in piazza come forma di protesta, e non si sono resi conto di esporsi al ridicolo e fare il gioco del Governo e del Ministro, cui unico scopo è il proseguimento dell’attività didattica, non importa con quali mezzi. Sindacati e docenti abilitati non hanno capito che se si fossero tutelati i posti “dal basso” , cioè dei non-abilitati, si sarebbero preservati i posti di tutti gli altri. E’ come una casa dalle fondamenta fragili che quando cedono, crolla tutto l’edificio nonostante il bell’aspetto esteriore. Esprimendo tutta la solidarietà a questa categoria, di seguito riporto una parte di un messaggio pubblicato da ADIDA con i relativi link, che spero possano sensibilizzare alcune coscienze.
“Gent.li colleghi,
è con estrema amarezza rabbia e rancore che mi accingo a scrivere queste poche righe. Movimento Docenti, un utente facebook a capo di un gruppo di precari abilitati da c.a. alcune settimane a questa parte ha incentrato le sue iniziative su attività di ostruzionismo al lavoro che Adida sta svolgendo. Non solo invitando gli aderenti/amici del movimento a scrivere e contattare sistematicamente tutti i politici che ci sostengono e pregando loro di interrompere qualsiasi aiuto ai precari non abilitati, ma addirittura affermando che i precari non abilitati sono stati assunti attraverso un sistema NON MERITOCRATICO, cosa del tutto falsa poichè sappiamo tutti che l'accesso alle Graduatorie d'Istituto era riservato ai soli possessori di lauree e diplomi ritenuti idonei all'insegnamento, titoli che mi preme ribadirlo abbiamo faticosamente conquistato e guadagnato e che l'accesso agli incarichi d'insegnamento avveniva attraverso una pratica di tipo CONCORSUALE per soli titoli ed esami! Dalla lettura della bacheca dell'utente in questione sono inoltre emersi altri particolari inquietanti sul quale chi avrà pazienza e voglia potrà leggere con attenzione e ragionare e soffermarsi con calma e come meglio crede.”