Nigeria, la tratta delle schiave del sesso e lo sfruttamento delle minorenni

PROSTITUZIONE – Sono migliaia, molte delle quali minorenni, le nigeriane attirate con la promessa di un lavoro in Europa e poi rinchiuse nei bordelli nel vicino Mali. Costrette a prostituirsi da connazionali più grandi, che diventano le loro aguzzine e le tengono prigioniere con minacce e ricatti.

Lo ha denunciato l’Agenzia nigeriana contro la tratta di esseri umani (Naptip) che, in collaborazione con la polizia maliana, ha scoperto un traffico di prostituzione che coinvolgeva ogni anno migliaia di giovani ‘schiave del sesso’, trasportate dalla Nigeria attraverso il Benin, il Niger o il Burkina Faso, fino ad arrivare in Mali.

In una conferenza stampa ad Abuja, il segretario esecutivo di Naptip, Simon Egede, ha detto che le ragazze saranno rimpatriate al più presto. “Stiamo parlando di un numero tra 20mila e 40mila” ha detto, senza però specificare come ha ottenuto i dati, “erano tenute in schiavitù e sfruttate sessualmente”. Le loro carceriere, le cosiddette ‘madame’, controllavano tutti gli spostamenti delle giovani, il loro lavoro e i loro guadagni”.

Il traffico è concentrato nella capitale Bamako e nelle città maggiori, ma i bordelli più rinomati sono nelle zone minerarie di Kayes e Mopti. Qui ne sono stati allestiti a centinaia e in alcuni erano stipate fino a 200 ragazze. Molti bordelli fungono anche da cliniche per l’aborto, dove gli interventi sono eseguiti da guaritrici tradizionali, prive di qualsiasi qualifica, che di solito operano in assenza delle più elementari norme igieniche e usano i feti per i loro rituali.

La maggior parte delle ragazze proveniva dagli Stati del Delta e dell’Edo, nella Nigeria meridionale. Attirate con la promessa di un lavoro in Europa e dotate di documenti falsi, erano indotte a giurare che non avrebbero detto a nessuno dove erano dirette. Una volta giunte in Mali, erano costrette a prostituirsi per ripagare i debiti. Nel Paese dell’Africa occidentale, la prostituzione è legale, a meno che non coinvolga minorenni.

Alcune ragazze sono state inserite in una traffico più ampio e mandate in Europa, a volte sotto la minaccia di una maledizione, dove continuano a prostituirsi.

Fonte: NTNN

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