La grande modernità 

La grande modernità di Maria Montessori
di Luca Bagatin

Paola Giovetti, giornalista e scrittrice specializzata nel campo dell’esoterismo e della spiritualità, con il suo ‘Maria Montessori – una biografia’, edita dalla prestigiosa Edizioni Mediterranee, ha realizzato un’opera agile e completa sull’educatrice italiana per eccellenza. Maria Montessori (1870 – 1952) è stata, infatti, pioniera nell’educazione dei bambini – a cominciare da quelli disabili – e nel massimo sviluppo della loro creatività, psiche e spiritualità. Paola Giovetti, oltre a raccontare la vita di Maria Montessori dalla nascita sino alla sua sua attività professionale in campo medico e pedagogico, ci parla del fondamentale rapporto fra la Montessori e la Società Teosofica – l’istituzione spirituale fondata in India alla fine dell’800 da Madame Blavatsky e dal colonnello Henry Olcott – e di come questo rapporto abbia fortemente condizionato il suo metodo educativo. Un metodo fondato sull’osservazione dei bambini e sullo sviluppo massimo della loro personalità, lontano da ogni tipo di autoritarismo o costrizione. L’autrice ci racconta infatti i dieci lunghi anni passati da Maria Montessori e dal figlio Mario in India, ospiti proprio dei teosofi e del loro presidente, George S. Arundale, e della moglie, Rukmini Devi, allorquando furono costretti all’esilio dall’Italia fascista. E nel libro un’ampia sezione è dedicata proprio a Mario Montessori, il figlio che Maria ebbe da una relazione con il medico Giuseppe Montesano. Mario, infatti, fu praticamente il primo insegnante del ‘metodo Montessori’ in India, nonché presidente dell’Associazione Montessori internazionale finchè visse, ovvero sino al 1982. Nella biografia di Paola Giovetti si incrociano personalità quali il Mahatma Gandhi e il poeta Rabrindanath Tagore, che furono fra i primi a sostenere – a livello internazionale – il ‘metodo’ educativo della Montessori e a ritenerlo il principale passo per un’educazione fondata sulla pace e la fratellanza universale fra gli individui. Lontana da ogni dogmatismo, Maria Montessori fu una fervente femminista, teosofa pur rimanendo cristiana, che si contrappose anche pubblicamente ai dogmi della Chiesa cattolica. E degno di nota fu il rapporto che la Montessori ebbe con la Massoneria (di cui, peraltro, la Società Teosofica è parte integrante), in particolar modo con quella statunitense, al punto che il suo primo discorso negli Stati Uniti d’America lo tenne presso il Tempio massonico di Washington nel 1914. Maria Montessori, fondatrice delle ‘Case dei bambini’ nel 1907, ci ha lasciato, dunque, un’eredità importante, che purtroppo è riconosciuta più all’estero che nella nostra Italia. E ci ha lasciato un’importantissima massima che Paola Giovetti rammenta: “Il bambino è il padre dell’uomo, perché ognuno di essi è in realtà il padre dell’adulto che sarà; il futuro e il progresso dell’umanità non dipendono più dalla trasmissione del sapere e dei modelli comportamentali da parte dell’adulto ai bambini, diventano i bambini i veri protagonisti dell’evoluzione del progresso civile, i soggetti che a pieno titolo sono portatori del loro progetto di auto-educazione e rinnovamento sociale. Questa capacità creativa è comune a tutti i figli dell’uomo, in qualsiasi parte della Terra, in qualunque condizione sociale o culturale si trovino”.(Laici.it)

(articolo tratto dal blog www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

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