Giorni fa sono stato accusato di xenofobia e razzismo per aver espresso il mio pieno sostegno a Sarkozy e Maroni, e a tutti i governanti dei paesi europei che hanno accentuato la lotta ai clandestini e in particolare alla delinquenza “rom”, rimpatriando forzatamente questi ultimi che da sempre delinquono non rispettando le leggi più elementari come quelle che riguardano la permanenza motivata in un paese ospitante e occupando luoghi pubblici o privati abusivmente.
Oltre ad aver espresso con fermezza le mie opinioni in merito al reato di clandestinità ho aggiunto che bisogna combattere, ed “eliminare” il cancro e la piaga degli integralisti islamici, i terroristi, gli stupratori, i mafiosi e i pedofili.
Persone straniere o italiane (non c'è differenza), o meglio bestie umane, su cui “senza se e senza ma” applicherei la “pena capitale” se ciò fosse possibile, o usarli per la vivisezione, anzichè farlo sui poveri cani e gatti, e non mi pento di averlo detto.
Bene, allora se esprimere il proprio disappunto, se chiedere giustizia, se difendersi da chi ruba nelle case, chi rapisce i nostri figli, chi violenta, chi stupra e uccide donne e bambini, chi mette le bombe nella metropolitana e nelle piazze, è tacciato di razzismo e xenofobia, allora io sono “Xenofobo e Razzista”.
Anche alla luce degli ultimi avvenimenti, cioè la morte della “povera Sarah”, uccisa da un “porco pedofilo italiano” e dell'omicidio di Begun uccisa “da un maiale integralista islamico” mi fa ancora di più parlare di “pena di morte” necessaria e lotta senza frontiere e quartiere a queste persone (o bestie) siano esse italiane, siano esse straniere. Certo meglio essere chiamato razzista e xenofobo, che “coglione, ipocrita e idiota di sinistra” che invece giustifica i reati commessi da queste bstie dando mille ragioni di tolleranza, ragioni politiche, libertà religiosa o malattia.
Gennaro Ruggiero