Abbiamo migliorato la riforma dell’Università 

di Giuseppe Valditara*

La riforma dell’università sta entrando nel suo iter conclusivo. Il testo che sarà approvato in via definitiva è stato profondamente cambiato rispetto all’originario ddl governativo, per merito in particolare dei parlamentari di Futuro e Libertà.
Dopo il passaggio al Senato, in cui per la prima volta dall’inizio della legislatura un provvedimento del Governo è stato modificato per quasi la metà delle norme in esso contenute, anche nella discussione svoltasi alla Camera l’impronta di Futuro e Libertà si preannuncia importante. Il nostro gruppo parlamentare aveva subito posto sul tavolo tre obiettivi, che riprendevano altrettanti emendamenti poi trasformati in ordini del giorno accolti dal Governo e presentati al Senato dal relatore: 1) il ripristino degli scatti meritocratici di stipendio per ricercatori e professori; 2) un piano straordinario di assunzioni a professore associato per i prossimi 6 anni per circa 9000 unità; 3) lo sblocco del turn over per le università virtuose, consentendo il recupero integrale delle risorse finanziarie derivanti dai pensionamenti, al fine di consentire nuove assunzioni, per quelle università in regola con i conti.
Dopo un serrato confronto con il ministro, ieri pomeriggio è arrivato il via libera all’emendamento di Fli sul recupero degli scatti stipendiali. Si tratta di una vittoria importante per rafforzare il criterio meritocratico all’interno dell’università italiana, per motivare tutti coloro che fanno buona ricerca e buona didattica e per impedire che gli universitari subissero una ingiusta discriminazione rispetto a tutte le altre categorie del pubblico impiego non contrattualizzato che avevano già avuto il riconoscimento degli scatti, peraltro ancora caratterizzati da automatismo, nella manovra di luglio.
Circa il piano di assunzioni di professori associati, la proposta di Fli è stata accolta da un emendamento analogo presentato dalla relatrice su cui il Governo si è impegnato a dare una risposta positiva: si aprono dunque prospettive concrete di carriera per i ricercatori che supereranno l’abilitazione a professore associato.
Circa il recupero del turn over, il Governo si è impegnato a non ripresentare alla scadenza il blocco parziale delle assunzioni, impegno che verrà sancito dalla approvazione di un apposito ordine del giorno presentato dai deputati di Futuro e Libertà. La scadenza del blocco dovrebbe peraltro coincidere con l’avvio della nuova
tornata di assunzioni derivanti dai futuri, nuovi concorsi.
In ogni caso gli esponenti di Fli hanno chiarito che non sono disponibili a votare una ulteriore proroga del limite al 50% del turn over per le università virtuose. Ci aspetta ora la legge Finanziaria. Abbiamo già avuto modo di osservare che i tagli previsti per il 2011 devono essere eliminati: dopo anni di giuste razionalizzazioni che hanno eliminato sprechi e distorsioni inaccettabili, l’università italiana ha bisogno che si torni ad investire.
Il Governo si è già impegnato al Senato, su un odg del relatore della riforma, a provvedere alla eliminazione dei tagli previsti sul Fondo di Finanziamento Ordinario.
La valutazione di Fli sulla stessa manovra di bilancio sarà condizionata dal rispetto dell’impegno preso di ridare risorse importanti al settore della ricerca e dell’istruzione.
* Vice Capogruppo Fli Senato della Repubblica

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