ORE CRUCIALI: GIU’ LE MANI DALL’UNIVERSITA’!

ORE CRUCIALI: GIU' LE MANI DALL'UNIVERSITA'!

Da manuale. Per completare la demolizione dell'Universita' statale
attraverso l'approvazione del loro DDL, i poteri forti
accademico-confindustriali hanno messo in moto la loro solita mortale
macchina da guerra. Attraverso i 'loro' quotidiani (Corriere della Sera,
Sole 24-ore e, tra poco – probabilmente – Repubblica) richiamano all'ordine
il Parlamento perche' smetta di fare le bizze e, come sempre, traduca in
legge le loro richieste sull'Universita': caro Deputato, vuoi mettere il
peso politico-elettorale di una protesta, per quanto intensa e diffusa, nel
mondo universitario con quello di Confindustria e della parte piu' potente
dell'accademia, che dispongono dell''opinione pubblica', ovvero della
'grande' stampa nazionale?
Il DDL s'ha da fare e subito e quindi la Camera non si azzardi a rinviarne
la discussione che potrebbe determinarne la rottamazione, come teme anche
il Presidente della CRUI che ha lanciato un appello per salvare il DDL che
uccide l'Universita' statale, ma assegna ai Rettori poteri totali, da
cogestire con i locali rappresentati del potere politico-confindustriale
(come nelle ASL). (v. messaggio dell'ANDU “Rottamare la CRUI, il suo DDL e
i 'suoi' Rettori” dell'1.10.2010).

a) Il fiore del Ministro.
In realta' Presidente della CRUI era stato preceduto dal finto Ministro
dell'Universita' che in Commissione Cultura, riferendosi al DDL appena
'stoppato' dalla 'Capigruppo' della Camera, aveva sostenuto che “approvarlo
in tempi brevi rappresenterebbe il fiore (crisantemo, ndr) all'occhiello
per tutti” (tutti chi?).

b) Confindustria.
Piu' importante di tutti e' l'intervento della Confindustria che da anni
vuole 'entrare' negli Atenei per cogestirne le risorse e le scelte,
trovando 'seguaci' in tutti i Partiti e nell'accademia che conta. A
rappresentare le 'esigenze' di Confindustria e' ancora una volta Gianfelice
Rocca, “vicepresidente di Confindustria con delega all'education”,
nell'intervista sul Sole 24-ore del 2 ottobre 2010.
Rocca la mette in politica (“In gioco c'e' la capacita' italiana di fare le
riforme”, “si da' uno straordinario segnale di impotenza del governo, del
parlamento e della politica in generale”), quando invece in gioco c'e'
'solo' la capacita' di Confindustria e dei suoi 'amici' accademici di
dettar legge sull'Universita'.
Rocca ricorda che l'impianto del DDL, ha accolto “aspetti presenti anche
nel programma elettorale dell'opposizione”, quando in realta'
l''opposizione' ha partecipato all'elaborazione del DDL fin dal 2003
(Fondazione confindustriale TreeLLLe), ha anticipato il DDL governativo
presentandone uno dello stesso tenore e ha rinnovato pochi mesi fa la sua
sostanziale condivisione con il Vice-segretario del PD, che ha
pubblicamente dichiarato di condividere la linea di Confindustria.
Gianfelice Rocca, come Tremonti e quindi anche la Gelmini, ripropone il
ricatto: “le risorse aggiuntive chieste dagli atenei sono indispensabili ma
non possono essere immesse in un impianto organizzativo che premia
l'inefficienza”, “bisogna cambiare le regole, perche' le risorse aggiuntive
devono essere affidate a un'universita' piu' dinamica e competitiva”. In
altri termini, i soldi saranno (sarebbero) concessi solo per finanziare la
demolizione dell'Universita' statale e il commissariamento degli Atenei con
i Rettori-sovrani assoluti, affiancati dai rappresentanti dei potentati
economico-politici locali.

c) Presidente CRUI.
Dopo l'intervento di Confidustria e' ritornato in campo il Presidente della
CRUI, il quale ripete sul Corriere della Sera del 4 ottobre 2010 che con la
mancata approvazione del DDL “ingressi e carriere sarebbero bloccati”,
quando tutti sanno che proprio l'approvazione del DDL bloccherebbe per
circa un decennio l'entrata in ruolo di nuovi docenti, producendo nel
frattempo l'espulsione di quasi tutti gli attuali precari e la ricrescita
di un piu' massiccio e piu' lungo precariato. E tutti sanno anche che i
primi avanzamenti di carriera si avrebbero non prima di tre-quattro anni.

d) Presidente CUN
A dar manforte al potente partito che vuole ora e subito e a ogni costo la
Controriforma e' sceso in campo anche il Presidente del CUN che ha lanciato
un appello “a una condivisione dei miglioramenti della riforma
universitaria ma NON ad un rinvio del disegno di legge che e' da ritenere
urgente per il nostro paese.” A nome di quanti e quali componenti del CUN
ha parlato il Presidente? Lo sapremo presto perche' certamente chi invece
sta dalla parte del movimento di protesta, che vuole il blocco del DDL, si
dissocera' pubblicamente dal 'suo' Presidente.

e) Panebianco.
Il solito intervento-fondo di Angelo Panebianco sul solito Corriere della
Sera non merita commento: e' un intervento d'ufficio.

f) Quanto 'vale' un ricercatore.
La novita' piu' 'comica', che viene da chi e' impegnato a fare approvare
comunque il DDL della Confindustria, sarebbe che al Ministero “stanno
studiando la fattibilita' di un emendamento che arriva dall'opposizione e
prevede per i ricercatori un'indennita' didattica, cioe' una piccola
aggiunta in busta paga” (Corriere della Sera del 2 ottobre 2010). Insomma
con “intorno ai 150 euro netti al mese” si vorrebbe 'comprare' la protesta
dei ricercatori contro un DDL che massacrerebbe irreversibilmente la libera
ricerca e il libero insegnamento, con danni incommensurabili anche per gli
studenti e le loro famiglie e per il Paese intero.

g) Che fare?
Il gioco e' ormai scoperto, duro, senza esclusione di colpi: si vogliono
mettere le mani sull'Universita' e per questo il Parlamento e' richiamato
all'ordine. Sconfiggere questo tentativo e' difficile, ma indispensabile:
finalmente, per la prima volta, si fermerebbero quei potenti che hanno
prodotto negli ultimi decenni la rovina degli Atenei e che ora se ne
vogliono impossessare completamente. Sarebbe un risultato importante
nell'interesse dell'Universita' e della stessa democrazia. Per ottenere
tutto cio' bisogna, IN QUESTE ORE CRUCIALI, far fare un salto di qualita'
alla protesta utilizzando ogni occasione (riunioni di Organi accademici,
assemblee, manifestazioni) per opporsi al tentativo di sequestrare
l'Universita' statale da parte di quelle forze che la vogliono distruggere.

– Per leggere i documenti, le interviste e gli articoli richiamati cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/

2. A Firenze Assemblea Ateneo.
Venerdi' 8 ottobre 2010 alle ore 15 si terra' l'Assemblea di Ateneo dei
docenti (ordinari, associati, ricercatori, precari) aperta agli studenti.
Per leggere la 'locandina' dell'Assemblea cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/04/02/a-firenze/

3. A Perugia Assemblea Ateneo.
Mercoledi' 6 ottobre 2010 alle ore 15 si terra' l'Assemblea di Ateneo dei
docenti (ordinari, associati, ricercatori, precari) aperta agli studenti.
Per leggere la 'locandina' dell'Assemblea cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/04/29/a-perugia/

4. “Ricercatori mai docenti”. Segnaliamo un intervento di Giliberto Capano
sul ruolo dei ricercatori.
Per leggere l'intervento cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/08/04/ddl-senato/

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