Il Consolato generale di Ginevra all’avanguardia con l’istallazione del nuovo sistema informatico SIFC

di Carmelo Vaccaro per “La notizia di Ginevra”

Il Consolato generale di Ginevra all’avanguardia con l’istallazione del nuovo sistema informatico SIFC.

Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo intervistato la dott.ssa Nicoletta Cappellini responsabile dell’istallazione del SIFC (Sistema Integrato di Funzioni Consolari ) al Consolato di Ginevra:

In che cosa consistono questi nuovi programmi informatici al Consolato di Ginevra ?

Abbiamo installato, presso il Consolato di Ginevra, un nuovo sistema informatico che consente una gestione integrata e completa di tutte le informazioni che riguardano la collettività residente nella Circoscrizione consolare del Cantone. Diversamente dal programma informatico attualmente in uso, il cui sviluppo risale al lontano 1993, molto vecchio quindi da un punto di vista tecnologico ed inoltre non più in linea con i cambiamenti legislativi che ci sono stati nel corso di questi anni, questa nuova piattaforma consente, controlla e gestisce l’erogazione di tutti i servizi consolari che un Consolato offre ai nostri connazionali e prevede di erogare servizi anche alle persone non residenti nella Circoscrizione.

È un’innovazione di tipo tecnologico perché utilizziamo delle nuove piattaforme informatiche, nuovi sistemi operativi, database relazionali e applicazioni in linea con i dettami della pubblica amministrazione con l’obbiettivo di recuperare efficacia ed efficienza all’interno della pubblica amministrazione stessa. Sostanzialmente è un programma che si rivela essere più vicino a quelle che sono anche le esigenze degli operatori consolari perché, in un’unica piattaforma, sono a disposizione tutte le procedure per i servizi che normalmente l’operatore consolare utilizza nel lavoro quotidiano.

Il SIFC è inoltre la premessa per realizzazione di servizi consolari on-line che consentiranno, in un prossimo futuro, di recarsi in Consolato esclusivamente quando è necessaria la presenza fisica del connazionale come, ad esempio, in occasione del rilascio del passaporto biometrico, che prevede l’acquisizione delle impronte del titolare. In tutti gli altri casi, l’orientamento è quello di cercare di evitare che il connazionale si sposti verso la sede consolare. Speriamo che Ginevra, di qui a qualche mese, possa essere considerata una delle sedi pilota per testare i primi servizi on-line.

Quali saranno i vantaggi per i nostri connazionali ?

Questa piattaforma innovativa permette di inserire dati anagrafici, produrre i vari formulari con i quali si scambiano le informazioni con i vari comuni italiani di competenza ed è anche un programma che gestisce, nelle stesse schermate, anche i servizi di tipo contabile quali le percezioni che il connazionale è tenuto a pagare a fronte dell’erogazione di un servizio consolare. Infine, il nuovo programma è completamente integrato con il nuovo sistema del rilascio del passaporto biometrico con le impronte digitali, ed è in linea con le nuove norme di sicurezza della Comunità europea. L’obbiettivo di medio termine è instradare il flusso d’informazioni dalla sede consolare ai vari Ministeri interessati, ai Comuni italiani e al resto della rete consolare in modo diretto.

Sicuramente è un primo passo per porre le basi su un obbiettivo strategico che il Ministero degli Affari Esteri vuole perseguire nel futuro, cioè la realizzazione di servizi consolari a distanza, erogati cioè ai cittadini in modalità on-line.
Un altro vantaggio per il nostro connazionale consiste nel trovare di fronte un operatore consolare che dispone di strumento informatico operativo sul quale ha ricevuto la necessaria formazione, un programma in linea con la sua realtà, sviluppato appositamente per le nuove esigenze della nostra collettività all’Estero.

Quale sono le prospettive, per il futuro, di questa nuova tecnologia per tutta la rete consolare, favorisce la chiusura dei consolati ?

Questa nuova tecnologia non è assolutamente legata all’eventuale chiusura dei consolati e nemmeno ad una riduzione del personale della rete consolare, piuttosto riduce quelle che sono le operazioni manuali e ripetitive.
In realtà, uno degli scopi dell’informatica in genere, e di queste applicazioni, è di concentrare quella che è l’attenzione dell’operatore consolare su un lavoro qualitativamente superiore, ottimizzando i tempi di trattazione della pratica.
Una riorganizzazione della rete consolare è già in atto e prevede, proprio in questi giorni, la chiusura di alcune sedi.
Quello che il MAE intende offrire al cittadino in caso di chiusura di una sede consolare è in alcuni casi la creazione di uno sportello permanente collegato con la sede primaria ma, soprattutto, la realizzazione di una piattaforma informatica che riesca a raggiungere il cittadino nella propria dimora, evitandogli così di recarsi in Consolato che, in numerosi casi, è anche abbastanza lontano.

Ringraziando la dott.ssa Nicoletta Cappellini per la disponibilità, abbiamo sentito il parere del Console Generale d’Italia in Ginevra, Alberto Colella, sul SIFC.

Sig. Console, quali sono i primi risultati del nuovo programma informatico, cosiddetto, SIFC?

L’istallazione del software per il Sistema Integrato di Funzioni Consolari (SIFC) è stata completata il 24 settembre 2010. Il nuovo sistema è ora pienamente funzionante.
Ginevra è tra i primissimi Consolati italiani al mondo a sperimentare tale sistema.

La nuova piattaforma informatica permette di fornire servizi più rapidi ed efficaci, e di gestire con maggiore efficienza i principali settori consolari (anagrafe, stato civile, passaporti e percezioni consolari).

L’istallazione del nuovo sistema informatico a Ginevra, la sua integrazione con la Posta elettronica certificata (PEC), i servizi già esistenti di appuntamento elettronico, e i nuovi formulari on line, permetteranno di aumentare i servizi consolari forniti a distanza, senza la necessità, per i connazionali, di recarsi fisicamente presso il Consolato.
La riduzione dei tempi di trattazione delle pratiche ha già permesso di utilizzare meglio le poche risorse umane a disposizione, e – ad esempio – di aumentare da uno a due gli addetti al servizio di stato civile.

http://www.saig-ginevra.ch e il settimanale “La pagina di Zurigo” http://lapagina.ch

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