A distanza di un anno dalle nostre pressanti richieste né il governo, né il Parlamento hanno dedicato un solo minuto al futuro del settore cantieristico italiano. Ricordiamo che in Italia, ancora oggi, si costruiscono le migliori navi del mondo da crociera, orgoglio del ‘saper fare' Italia in quanto si unisce il mix di ingegneria, progettazione e di inventiva del made in Italy che viene portato in
tutto il mondo attraverso le crociere. Non è un settore obsoleto e privo di prospettive future, ma è un settore che va seguito con attenzione e favorito con scelte governative coerenti al fatto che
rappresenta una ricchezza per il Paese.
Ieri mattina noi dell'Italia dei Valori, con il Presidente Antonio Di Pietro, abbiamo sfilato per le vie della Capitale, insieme agli oltre cinquemila operai e tecnici della Fincantieri, per chiedere che intervenga la Presidenza del Consiglio dei ministri sul futuro del settore della cantieristica italiana. L’Italia dei Valori, sin dal 2009, ha incontrato i lavoratori dei cantieri di Palermo, Castellamare e di Porto Marghera e ha riportato le loro sacrosante richieste al governo, chiedendo anche con interpellanze specifiche che ne discutesse il Parlamento. Questi sono dei problemi che andrebbero affrontati, trattati e che andrebbero menzionati sotto il titolo di politica industriale.
Seri problemi che dovrebbero essere discussi con il ministro dello Sviluppo economico, che è un fantasma o meglio, che c’è ma si chiama Berlusconi. Ed è proprio per queste ragioni che l’Italia dei Valori insiste nel sostenere la convocazione di un incontro sulla crisi della cantieristica presso la presidenza del Consiglio dei ministri. L’Italia dei Valori esclude qualsiasi forma di denaro pubblico che sia stanziata direttamente alle imprese, mentre chiede che il governo definisca un programma di commesse rapidamente cantierabili collegate alle nuove e più moderne esigenze di mobilità
di merci e persone anche in relazione alla nuova struttura turistica che deve assumere l’Italia. Il Governo deve favorire gli investimenti per l’ammodernamento dei cantieri e per le attività di ricerca e innovazione del prodotto, oltre a sostenere la Fincantieri nell’ambito dell’acquisizione di commesse internazionali. L’esecutivo italiano ha un ruolo fondamentale nell’utilizzare in sede europea quei finanziamenti a favore del rinnovo delle navi e dei traghetti ormai considerati obsoleti.