No a governi tecnici e riforme elettorali”
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ritiene che l'attuale situazione istituzionale del Paese sia caratterizzata dal trasferimento della sovranità popolare ai pubblici ministeri. “Il governo può suggerire una decisione – ha detto durante il comizio alla Festa del Pdl – ma è il Parlamento che la trasforma in legge. Qui c'è il primo fatto che ci fa dubitare di essere in una democrazia compiuta. Se infatti la legge non piace a qualche pm viene impugnata dalla Corte costituzionale nella quale ci sono 11 giudici di sinistra che, sotto la pressione dei pm di sinistra, la abrogano. Questo fa pensare che la sovranità non appartenga più al popolo ma ai pm”. l presidente del Consiglio ha annunciato che invierà “a casa di tutte le famiglie italiane un opuscolo con indicate tutte le cose che il governo è riuscito a fare”. Intervenuto durante la Festa del Pdl ha detto che nessun altro esecutivo “ha fatto tante cose”.”Una commissione d`inchiesta sul potere dei pm” – Il presidente del Consiglio non fa un passo indietro dopo le polemiche suscitate dal video registrato davanti a palazzo Grazioli in cui attaccava la magistratura e ipotizzava la costituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sulla magistratura. “L'abito di troppi pm – accusa Silvio Berlusconi nel suo intervento conclusivo alla festa del Pdl di Milano – è che se c'è qualcosa che può avvicinarsi a Berlusconi, la domanda di rito è: 'non sai dirmi qualcosa su Berlsuconi? La tua posizione cambia da così a cosà'”. “Questa settimana – ricorda il leader del centrodestra – è venuta fuori la storia che la seconda carica dello stato Schifani è stato indagato a Palermo su denuncia di un certo Spatuzza, un signore che ha commesso 40 omicidi è al soldo di certi pm e sarebbe capace di dire la qualunque. C'è un potere che ci tiene tutti sotto scopa. E' nostro dovere oltre che nostro diritto chiedere l'istituzione di una commissione parlamentare che indaghi, con i poteri dei pm su tanti fatti accaduti nella magistratura”.No a governi tecnici o a riforme elettorali. Silvio Berlusconi garantisce che intende portare avanti la legislatura e mette in guardia chi si esprime per altre soluzioni: “Non possiamo accettarlo – dice il presidente del Consiglio parlando alla festa del Pdl a Milano – non faremo un passo indietro. Intendiamo andare avanti, intendiamo governare, perché è la responsabilità che ci hanno affidato gli italiani”. “Vogliono cambiare la legge elettorale – spiega – al fine non di andare avanti verso una democrazia bipolare, sulla scia della più grande democrazia che è quella degli Stati Uniti d'America, ma facendo regredire una nascente democrazia bipolare a quel frazionamento di gruppi e di partiti che così male ha fatto all'Italia, consegnandole un Governo 55 volte che aveva una durata media di 11 mesi”. “Una finalità – accusa il presidente del Consiglio – quindi di ritorno al passato e fa molto male sentire esponenti della politica – certo professionisti della politica da cui noi vogliamo distinguerci come i vari Casini – sostenere questa tesi”.Le critiche a Fini – Il presidente del Consiglio ritiene che la rottura con il cofondatore del Pdl Gianfranco Fini abbia prodotto una “immagine terrificante” per la politica. “Nella nostra maggioranza – ha detto il premier dal palco della Festa nazionale del Pdl – è successo qualcosa che per me è ancora incomprensibile. Abbiamo passato tre mesi di chiacchiere, di distinguo, di critiche in una direzione o in un'altra che hanno dato un'immagine terrificante della politica, che hanno fatto mettere in secondo piano i meriti del governo”. A fronte di questa situazione, secondo Berlusconi, “la sinistra è rimasta quella di sempre, con gli stessi convincimenti” nonostante i numerosi cambi di nome. Il Pdl farà una “verifica giorno dopo giorno” sulla lealtà del gruppo finiano. “Sono convinto – ha spiegato – che i parlamentari che hanno ritenuto di formare un nuovo gruppo saranno con noi. Su questo faremo una verifica giorno dopo giorno. Se invece questa lealtà non ci sarà non ci metteremmo un minuto a tornare dagli elettori e chiedere la fiducia al popolo italiano”.Il problema dei rifiuti è colpa della Iervolino – Silvio Berlusconi attacca il sindaco di Napoli e “la sinistra” responsabili a suo dire della nuova emergenza rifiuti a Napoli. “Avevamo risolto la questione, hanno cercato di ributtarcela addosso, e qui si vede l'abilità della sinistra”. “Ma a Napoli – accusa il presidente del Consiglio nel suo comizio conclusivo alla festa del Pdl a Milano – quello che non funziona è la raccolta dei rifiuti. I rifiuti di Napoli hanno un nome, è Rosa Russo Iervolino”.La lotta alla mafia – Il presidente del Consiglio ha detto che il proprio governo ha “intenzione di passare alla storia come l'esecutivo che ha sconfitto la mafia”. Il premier ha ricordato che contro il crimine organizzato “è stata fatta una azione di contrasto pari a quella che nessun altro governo era mai riuscito a fare. Con 620 blitz delle forze dell'ordine sono stati arrestati 6.500 presunti mafiosi e presi 27 dei 30 più pericolosi latitanti. Sono stati inoltre confiscati beni per 16 miliardi di euro”.Le riforme dell'università e della pubblica amministrazione – Silvio Berlusconi rivendica i risultati ottenuti dal suo Governo in materia di “riforme”: “Abbiamo dato il via a molte riforme, alla riforma delle pensioni, senza una giornata di sciopero, alla riforma della scuola, dell'università, che è necessaria. Di Pietro ha affermato che ha ottenuto una laurea vera. Da qui ho dedotto – ironizza il presidente del Consiglio chiamando all'applauso i militanti – che fosse necessario riformare l'università”. “Abbiamo iniziato – dice ancora Berlusconi – la riforma della pubblica amministrazione, che è pletorica, inefficiente, qualche volta ostacolo ai cittadini e alle imprese. Una volta ho chiesto alla signora Thatcher quale fosse stata la sua più grande battaglia, credevo mi dicesse contro i sindacati, mi disse: no, contro la burocrazia che opprime i cittadini”.Contro il debito pubblico ereditato – Silvio Berlusconi si ribella contro le critiche per la modesta crescita economica prevista per l'Italia: “Leggo gli autorevoli opinionisti dei 'giornaloni' nazionali che stanno tutti dalla parte della sinistra, leggo della sorpresa perché dicono che gli altri Paesi si sviluppano di più”, dice. “Questi signori – prosegue il presidente del Consiglio – non si ricordano che da chi ci ha preceduto abbiamo ricevuto un Paese con delle eredità spaventose. Abbiamo ricevuto un Paese con il terzo debito pubblico del mondo. Hanno saputo i signori che mi hanno preceduto, con i famosi governi del compromesso storico, moltiplicare per otto volte il debito pubblico dal 1980 al 1992” (a quell'epoca i governi in genere erano espressi in prevalenza dalle cosiddette maggioranze di pentapartito, ndr).