Piano di rilancio dell’Italia dei Valori nel mondo
Nell’opera di moralizzazione generale per la quale l’Italia dei Valori è impegnata già dall’inizio della sua formazione, l’on Razzi intervenendo sulla aspettativa senza stipendio che consente di mantenere il posto di lavoro quando si diventa titolari di cariche pubbliche, ha voluto porre una questione il cui significato oltre che politico è soprattutto etico.
«Se per fare il deputato, il senatore, il consigliere regionale e via discorrendo, – spiega in una nota l’onorevole- si continuasse a percepire lo stesso stipendio del lavoro di sempre che necessariamente bisogna interrompere, allora nulla quaestio, si potrebbe pur sempre dire che essere titolari di cariche pubbliche sia una missione perché accolla solo grandi oneri e responsabilità senza guadagnarci di più. Ma – ha continuato- non è così, ed a fronte di uno stipendio di notevole portata per chi riveste cariche elettive anche per essere al riparo dalla corruzione, ci troviamo al cospetto di una vera e propria casta che ne approfitta ed in molti casi di un abuso sfrontato. Queste sono cariche- ha tenuto a precisare- molto ambite e nella maggior parte dei casi non per l’onore di rivestirle, ma per sistemarsi per tutta la vita. Abolendo l’aspettativa, chi accetta le candidature deve sapere che perderà il posto di lavoro, che lascia il certo per l’incerto come nel caso di termine anticipato della legislatura senza aver maturato il periodo minimo per la pensione e senza la certezza di essere rieletti. In questo modo- ha concluso- si avrà una certezza in più che chi vuole ricoprire cariche pubbliche lo fa perché sente veramente l’importanza del mandato».
On. Antonio Razzi
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