UNA MOSTRA DI LIBRI ANTICHI DI GIOVANNI MELI NELLA BIBLIOTECA
CHE SARA’ TRASFERITA NELLA “CASA DEI CENTO PASSI”
ECCO I VINCITORI DEL “PREMIO GIOVANNI MELI”
DOMANI LA PREMIAZIONE A CINISI
ARMAO: “QUESTO E’ SOLO L’INIZIO DELLO SCARDINAMENTO DELLA SUB-CULTURA MAFIOSA”
Palermo, 25 settembre 2010 – Una mostra di preziosi componimenti autografi di Giovanni Meli e di antiche pubblicazioni, con incisioni, delle sue opere, tratti anche dal noto “Fondo Villasevaglios” e custoditi nella Biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana, sarà allestita in occasione dell’inaugurazione della biblioteca comunale di Cinisi nella sua nuova sede, presso la “Casa dei cento passi”, il bene confiscato al boss mafioso Tano Badalamenti e assegnato in parte al Comune e in parte all’associazione Peppino Impastato.
Lo ha annunciato oggi il deputato regionale Pino Apprendi (Pd), componente della Commissione di vigilanza della Biblioteca dell’Ars, in occasione della conferenza stampa del Comune di Cinisi presso la Sala degli Armigeri di Palazzo dei Normanni, nella quale la Biblioteca dell’Ars, diretta da Antonio Purpura, ha allestito un’anteprima dell’esposizione.
Il sindaco di Cinisi, Salvatore Palazzolo, e l’assessore alla Cultura Gaspare Passalacqua, ristrutturando la “Casa dei cento passi” a fini culturali e valorizzando la Casa di Giovanni Meli e gli itinerari legati alla sua ispirazione poetica, vogliono così puntare sul riscatto sociale e la crescita civile ed economica attraverso il recupero dell’originaria tendenza alla produzione letteraria di questa cittadina che, fra gli altri intellettuali illustri, ospitò per dieci anni, appunto, il medico-poeta dialettale Giovanni Meli.
E a lui è stato dedicato il Premio letterario, promosso dall’assessorato regionale ai Beni culturali, al quale hanno partecipato oltre cento autori da tutta Italia. L’assessore regionale ai Beni culturali, Gaetano Armao, ha oggi dichiarato che queste sono solo le prime iniziative sostenute dal governo regionale a Cinisi per assecondare il processo di cambiamento di questo paese che ha tanto patito i condizionamenti mafiosi: “La biblioteca – ha spiegato Armao – è la culla del pensiero, e lì la Regione, il Comune e le istituzioni e associazioni locali dovranno concentrarsi per costruire fra i giovani una ‘leva’ capace di scardinare la sub-cultura mafiosa. La cultura, infatti, è la ‘cura’ giusta per formare nella società gli anticorpi a difesa dalla sub-cultura mafiosa”.
La giuria del Premio letterario Giovanni Meli, presieduta da Giovanni Ruffino, preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo (e composta da Michele Guccione, giornalista de “La Sicilia”, Silvio Ruffino, presidente del Consiglio della Biblioteca di Cinisi, Tiziana Di Cola, scrittrice, Ettore Pappalardo, presidente del Consiglio della biblioteca di Terrasini, Agata Gaglio, presidente del Consiglio della biblioteca di Partinico, e Salvatore Galiano, presidente dell’Associazione Cultura di Terrasini) ha proclamato vincitori, per la sezione A (Poesia in lingua italiana) “Troppi pampini” di Ludovica Mazzuccato, residente a San Martino di Mazzuccato (Rovigo); per la sezione B (poesia in lingua siciliana) “Na bedda cullana”, di Francesca Randazzo, residente a Cinisi; per la sezione C (Ragazzi) “Tempo e ferite” di Alessia Bonsignore, residente a Ficarazzi (Palermo); per la sezione D (Racconto) “Ciotoli bianchi odorosi d’alghe”, di Tania Forte, residente a Palermo; menzione speciale al racconto “Il calcio dell’asino” di Vincenzo Ferro, residente a Rosolini (Siracusa).
La premiazione avverrà domani, domenica 26, alle ore 18, presso il palazzo comunale, dopo un recital delle “Quattro stagioni” di Giovanni Meli a cura dell’attrice Livia Cintioli accompagnata dal canto di Roj Cardile.
L’amministrazione comunale di Cinisi, oltre a donare ai vincitori opere letterarie e una ceramica artistica, pubblicherà in un volume tutti i migliori componimenti pervenuti.