Lettera aperta al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Roma

Egr. Avv.
Antonio Conte
Presidente del
Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma
consiglio@ordineavvocati.roma.it

e, p.c. alle Colleghe ed ai Colleghi
del Foro di Roma
loro indirizzi

Egregio Presidente,
con il Tuo editoriale del 31 agosto u.s. hai lanciato un messaggio all’Avvocatura romana, afflitta da problemi che la classe politica non riesce a risolvere.
Giustamente hai affermato che «[…] l’Ordine non è il Parlamento, non ci sono partiti, non si deve ragionare in chiave di ritorno elettorale ma, durante il biennio, ci si deve impegnare tutti per l’istituzione al di là dei pregressi diversi schieramenti elettorali e delle personali ambizioni».
Il sottoscritto, come Tu sai, non ha condiviso e non condivide molte scelte di fondo di questo Consiglio: il bilancio preventivo 2010, la gestione dell’Assemblea del 10 giugno u.s., la prossima chiusura del Centro Studi di Via Valadier, etc..
Condivide, invece, il Tuo auspicio che l'Ordine di Roma debba tornare alla normalità.
E, a tal fine, chi scrive si permette di sollecitare un gesto concreto all'Istituzione che Tu presiedi.
Avanti alla Corte Costituzionale è pendente il procedimento avente ad oggetto la ineleggibilità del collega Alessandro Graziani e il subentro del sottoscritto al Consiglio dell’Ordine, quale primo dei non eletti.
Il Giudice delle Leggi dovrà decidere sulla costituzionalità o meno della norma che fa divieto ai colleghi di candidarsi alle elezioni della Cassa e del Consiglio immediatamente successive al periodo in cui hanno svolto l’incarico di componenti delle Commissioni per l’esame di avvocato.
Superando i divergenti interessi ed i contradditori auspici per l’esito del procedimento, ritengo che sia fondamentale interesse istituzionale del Consiglio ottenere una decisione che legittimi in modo definitivo tutti gli eletti nel Consiglio romano; che elimini l’eventualità, per taluni non remota, di adozione di delibere che potrebbero essere considerate illegittime; che elimini l’incertezza che detta eccezione di incostituzionalità, sollevata avanti al C.N.F. dalla difesa del collega Graziani, ha determinato e determina per i colleghi Commissari di esame, in tutta Italia, circa la loro idoneità o meno a candidarsi alle prossime elezioni per i Consigli dell’Ordine e per la Cassa di Previdenza.
Sarebbe un segnale positivo, sulla scia di quanto hai auspicato nel Tuo editoriale, che l’Ecc.mo Consiglio adotti una delibera, da trasmettere alla Corte Costituzionale e da accompagnare con una istanza congiunta delle parti, al fine di chiedere alla medesima Corte la fissazione a breve della udienza di trattazione per la decisione, qualunque essa sia.
Ringrazio Te, le colleghe ed i colleghi per l’attenzione.
Un cordiale saluto.

Carlo Testa

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Studio Legale Carlo Testa
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