di Gianmario Mariniello
“Il Capo dello Stato non ha alcun potere in relazione alla permanenza in carica di un altro organo costituzionale, com’e’ il Presidente della Camera”, ci ha ricordato il Presidente emerito della consulta, Antonio Baldassarre.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “non ha poteri di governo delle assemblee parlamentari”. Così il costituzionalista Michele Ainis. E potremmo proseguire all’infinito.
Non sappiamo chi sia stato l’intelligentone che ieri sera ha consigliato a Bossi e Berlusconi di andare al Quirinale a chiedere le dimissioni di Fini. E ancor meno intelligente è stata la scelta di seguire il consiglio. Così come ci appare paradossale la richiesta di elezioni. Motivo: il discorso di Fini a Mirabello. Sembra uno scherzo ma non lo è.
I problemi che ha posto Fini sono politici. La maggioranza c’è, non la metteremo certo in discussione. Almeno non noi. Manca invece la politica. Che non c’è quando si vanno a fare passeggiate senza senso al Quirinale o quando si invocano elezioni anticipate senza motivo.
La verità è che Berlusconi si è incartato. Estromettendo Fini dal Pdl il premier ha mutato gli equilibri interni alla maggioranza. Andando al voto si accollerebbe una responsabilità talmente pesante da non reggere alla prova elettorale, a parte la legge elettorale che almeno al Senato potrebbe non fornire una maggioranza. E così adesso Berlusconi non sa che fare. E crea confusione. Capita, quando si mette da parte la politica.
UPDATE: (ANSA) – ROMA, 7 SET – Al Quirinale, per il momento, non è ancora intervenuta alcuna richiesta di incontro da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del leader della Lega Umberto Bossi. Lo si e’ appreso a margine dell’incontro pubblico del presidente Giorgio Napolitano e la presidente finlandese Tarja Halomen con la stampa. (ANSA).