Lettera alla cortese attenzione del Direttore.
Egregio Direttore,
parto ma solo per cronologia dall'ultimo fatto di Rubina, figlia ventenne
di un giudice toscano, che proprio oggi ha colpito con un razzo fumogeno il
presidente della CISL Bonanni persona di 62 anni che avrebbe potuto
lasciarci la vita. Si è parlato di ragazza violenta e movimenti
antagonisti, ma non di responsabilità del giudice genitore, nessuno ha
paventato o voluto discutere la possibilità di come un giudice possa
rappresentare etica e morale di uno stato intero se neppure è in grado di
educare una singola cittadina sua figlia.
Si discute spesso di caste e poteri.. ma quella più grande (ultracasta la
chiama un recente libro) forse è proprio quella dei giudici; hanno tali
immunità che nemmeno il capo dello stato ha; non rispondono dei loro errori
professionali (ne risponde l'ordine) al contrario di medici avvocati ecc
che sono giustamente condannati se sbagliano; non sono eletti dal popolo ma
si eleggono tra loro; non rispettano il principio della divisione dei
poteri (legislativo, esecutivo, giuridico) per cui nella pratica molti
giudici vanno tranquillamente a far politica; altro..
Non stupiamoci dunque se decidono, per motivi ideologici o personali, di
non applicare leggi dello stato, andando contro la volontà di parlamento e
popolo, come ad esempio la legge del 2006 sull'affidamento condiviso dei
figli nelle separazioni (bigenitorialità, pari genitorialità), tant'è che
dopo 4 anni tutte le statistiche sulle sentenze dicono una cosa sola: i
tempi di frequentazione genitore-figlio sono rimasti gli stessi di prima
del 2006: 80% madre e 20% padre, con di danni che ne consegue.
Forse sarebbe il caso di togliere ai giudici del potere (discrezionale o di
rappresentanza popolare che non spetta loro) e prevedere sanzioni nei
confronti di quelli che sbagliano, talvolta anche sui più elementari valori
umani come l'uguaglianza ed il rispetto.
C.Costantini – ccostantini@email.it
in fede se ne autorizza la pubblicazione