Tutti gli ultimi indicatori economici sono concordi: l’Italia stenta a ripartire, migliaia di piccole e medie imprese sono costrette a chiudere i battenti, abbiamo il primato di un tasso di crescita tra i più bassi d’Europa e una disoccupazione giovanile drammatica. E mentre il Paese arranca, mentre le stime del Fondo Monetario Internazionale smontano l’ottimismo del ministro Tremonti e confermano che il Governo non sta facendo alcunché per rilanciare la nostra agonizzante economia, la maggioranza continua a giocare alla fantapolitica.
C’é bisogno di un governo serio e di maggioranze stabili e, allo stato attuale dei fatti, é ormai palese che questi possono venire solo da nuove elezioni. L’IdV in proposito ha le idee chiare e continua con coerenza sulla strada del cambiamento. Siamo pronti ad allearci per creare un governo di transizione che trasformi l’attuale legge elettorale e restituisca ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Ove ciò non fosse possibile, siamo pronti ad andare subito alle elezioni, anche con il “porcellum” .
Per questo è bene iniziare subito con idee, programmi e visioni da contrapporre al nulla del centrodestra. Le forze di opposizione devono ritrovare uno slancio d’orgoglio per mandare a casa Berlusconi e far rinascere la speranza in un futuro possibile .
Da tempo l’Italia dei Valori va sostenendo che il berlusconismo ha inesorabilmente imboccato il viale del tramonto, ma finora nessuno ci aveva creduto. Ora tutti condividono finalmente la nostra analisi, salvo continuare a scandalizzarsi per la chiarezza con cui diciamo le cose e per la determinazione con cui ostacoliamo ogni forma di alleanza ibrida e indigeribile per gli elettori.
Purtroppo però nelle altre forze d’opposizione c’e’ chi, anziché pensare a una strategia per il bene comune, si ostina a studiare tattiche miopi e senza prospettiva. È bene quindi chiarire che come IdV non entreremo in nessun Governo pasticciato, magari composto da pezzi del vecchio esecutivo che abbiamo combattuto dal primo giorno di legislatura e lontani da noi anni luce. Nessuno può chiederci di metterci insieme a partiti che non hanno mai fatto della questione morale una discriminante essenziale e che anzi l’hanno avversata.
Bisogna costruire un centrosinistra che rivendichi orgogliosamente le proprie priorità programmatiche, a cominciare da occupazione, solidarietà, legalità e questione morale. Questi sono i temi centrali della nostra agenda politica e su questi siamo disposti a confrontarci con tutte le forze dell’opposizione che con altrettanta chiarezza e determinazione intenderanno lavorare alla rinascita del Paese.
