Vorrei commentare alcuni articoli di oggi (1) sen. Calderoli (2) Giorgio Brignola (3) Dr.ssa Adriana Di Salvo Inizio con Calderoli. Secondo questi anche Giorgio Napolitano e’ un Federalista:” Con le sue parole, ancora una volta, il presidente Napolitano ha saputo cogliere i valori del federalismo e ha riconosciuto il ruolo degli amministratori, degli enti locali e delle Regioni, dando così attuazione piena all’articolo 114 della Costituzione, dove Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato sono posti allo stesso livello come parte costituente della Repubblica. ( sen. Calderoli)
Art. 114: ( l’atuale) La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento. Il vecchio:” La Repubblica si riparte in Regioni, Provincie e Comuni” Faccio presente al Senatur Padano che il Capo dello Stato e’ ancora il garante dell’Unita’ d’Italia e ne rappresenta la continuita’. Con la modifica dell’articolo 114 si e’ dato inizio al federalismo e una miriade di statutini medioevali, cavallo di battaglia dei leghisti. Inviterei il parlamento a rivedere il titolo V.
Brignola: “Noi saremmo per una Camera dei Deputati con rappresentanza nazionale, mentre l’attuale Senato potrebbe evolversi nella Camera delle Regioni con elementi elette in sede locale.” Riteniamo, ancora una volta, che l’Italia non sia tagliata per un sistema unicamerale” Caro Giorgio il poblema non e’ tanto il senato “federale”, che in principio potrebbe anche funzionare, ma le regioni, queste sono gia’ enti autonomi e con regole e leggine propie, e , andrebbero abolite.Oppure tenerci le regioni con un sistema unicamerale. Dall 70 in poi il male assoluto italiano e’ stato la frantumazione dello Stato Centrale.
Dr.ssa Adriana Di Salvo: “Un’autentica riforma? Un governo veramente rappresentativo dell’elettorato italiano con Ministri provenienti da tutti i Partiti proporzionalmente al consenso ricevuto. Un Governo che trovando un’intesa su grandi e piccole cose riesca a dimostrare agli Italiani che è possibile andare d’accordo rispettando le diversità” . Non posso che condividere in pieno le sue parole. Occorre una radicale riforma istituzionale e costituzionale, che rispecchi l’articolo 67 della nostra Costituzione: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.” Per questo motivo i nostrin padri costituenti, di tutte le forze politiche nel 48elaborarono un proporzonale secco, con accordi ad elezioni terminate, per un “governo veramente rappresentativo dell’elettorato italiano con Ministri provenienti da tutti i Partiti proporzionalmente al consenso ricevuto. Un Governo che trovando un’intesa su grandi e piccole cose riesca a dimostrare agli Italiani che è possibile andare d’accordo rispettando le diversità” Questa a mio parere e la chiave di volta per una autentica riforma elettorale e istituzionale.
Carmine Gonnella lavocealternativa@gmail.com