E’ necessaria una forte "azione di guerra" per ristabilire la "pace nel mondo"

Nel 1928 nasce un organizzazione terroristica, denonminata “Fratellanza Islamica” in un primo momento per fermare il colonialismo, ma poi l'obbiettivo è diventato quello di imporre la teocrazia islamica in tutto il mondo, in pratica, come ho già detto in un precedente mio scritto, l'istituzione di un “Califfato Universale”

ispirati ad Allah, con istituzione di piccoli “califfati”. Questo in netto contrasto con i paesi islamici, ma fautori della democrazia elettiva e della monarchia ereditaria come il Marocco, Giordania e Arabia Saudita.

La differenza sostanziale sta nel fatto che i teocratici dell'Islam vogliono far credere agli ignoranti adepti che il potere viene esercitato nel nome di Allah, e non deve essere esercitato nel nome del popolo, come in democrazia, infatti essi sono convinti che la tirannia sia la migliore forma di governo, e l'uso della violenza su chi non è d'accordo e il terrorismo sia una cosa giusta e legittima.

Ricordiamo, invece, che il Principe arabo Abdullah bin Abdulaziz disse :

“L'Islam è la religione della pace, della saggezza, dell rettidudine, Non è lo slogan di chi, estraneo all'Islam, si pronuncia dal buio delle caverne per offrire ai nemici dell'Islam argomenti che distorcono l'immgine della nostra fede. Il terrorismo non è islamico. non appartiene a nessuna cultura, religione o sistema politico. E' un crimine globale perpetrato da menti malate e gonfie di odio. E' un fatto tecnico che richiede risposte tecniche a tre forme di crimine di cui il terrorismo si alimenta: il traffico d'armi, il traffico di stupefacenti, il riciclaggio del denaro. E' necessario quindi istituire un centro internazionale di lotta al terrorismo.”

Direi che è tutto vero, non fa una piega, il terrorismo ha finanziamenti internazionali di varia provenienza e tanto è vero che anche Dani Yatom, capo del Mossad (i servizi israeliani) ne confermava gli intrecci di più nazioni. Come ad esempio disse che:

“Hezbollah, che vuol dire Iran, cerca di arruolare e assoldare decine di gruppi terroristici. E' una strategia pericolosa che sta dando i suoi frutti. lo scopo è chiarissimo: vogliono danneggiare gli sforzi di Israele e di Palestina per arrivare ad una tregua e riprendere il dialogo di pace. Il loro scopo è scatenare il terrore. Hanno bisogno di mantenere costante il livello di violenza. Vogliono creare difficoltà al nuovo Presidente Abu Mazen e indebolire l'azione di rapporto al processo di pace di molti Paesi arabi moderati…Ai Palestinesi spetta un compito importantissimo: devono reagire e impedire concretamente altri attentati nei territori che controllano. Devono essere più efficaci nella vigilanza, arrestare i responsabili dei gruppi e delle cellule che agiscono in piena autonomia. Sono convinto che l'Autorità Nazionale Palestinese dispone di un ottimo servizio di Intelligence. L'istinto deve essere messo da parte…Le prove della complicità della Siria sugli attentati sono evidenti. Dove si crede che si trovi il quartier generale della Jihad? Da chi verrebbe finanziato Hezbollah? Sono convinto che alcuni Paesi non alcun interesse a mantenere la pace. Ecco perchè il Governo Israeliano dovrebbe aiutare l'A.N.P. Ma occorre il sostegno della comunità internazionale per fare pressioni sul Libano e sulla Siria affinchè gli organizzatori degli attentati vengano arrestati.”

Quindi il nodo cruciale è fermare il terrorismo agendo prima di tutto sui paesi che finanziano e sostengono la Jihad. I cosiddetti stati canaglia.
Purtroppo, personalmente, non vedo altra soluzione che la guerra. Ormai è imminente, spirano venti di guerra provenienti principalmente dall'Iran, dove il folle Ahmadinejd incita con i suoi proclami alla Guerra Santa, paventando lo spettro degli infedeli che ostacolerebbero la volontà di Allah. Il continuo calpestare dei più elementari diritti umani, come la vicenda della lapidazione alle donne, e la repressione contro i contestatori del suo regime. E il mondo guarda distratto, in una distrazione alimentata dalla incapacità in politica estera di Barack Obama, che io definisco “ricotta al caffè” per la sua politica debole e molle, sfarinosa come la ricotta. Una politica che mi fa sospettare di un alleanza sotto banco con le lobby islamiche. Anche l'abbandono dell'Iraq, è stata pura follia. Obama è indubbiamente, il peggior Presidente USA della storia Repubblicana, e ciò è dimostrato dal notevole calo dei consensi vicino al 20%. Sono ripresi i colloqui alla Casa Bianca tra Netanyahu e Abu Mazen, ma già funestati da un attentato dei bastardi di Hamas. Colloqui, che mi sembrano che non porteranno a nulla, poichè sia Abu Mazen che Netanyahu sono consapevoli della debolezza di Obama, che nel mondo non conta nulla.
E' necessaria un azione forte, un attacco mirato contro l'Iran, e gli altri stati canaglia (Siria, Corea, Somalia etc.), stanare il terrorismo in ogni luogo e posto del mondo, attraverso accordi anche con i Paesi arabi moderati, come Arabia Saudita, Marocco, Giordania, Tunisia e altri, e a cominciare dalle Moschee e gli Iman. Un attacco rapido e immediato. Istituire in questi Paesi governi democratici e insediare l'esercito ONU per un lungo periodo.
In poche parole, bisogna attuare, purtroppo, una forte “azione di guerra” se si vuole “stabilire la pace”. Tutto il resto sono chiacchiere al vento.

Gennaro Ruggiero

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