FONDAZIONI LIRICO/SINFONICHE, LE POLITICHE DI BONDI UCCIDONO LE SPERANZE DEI GIOVANI

Molti musicisti ci hanno contattato esprimendo il loro appoggio alla nostra battaglia per il futuro delle Fondazioni. Nelle loro accorate lettere rileggiamo i tragici effetti della politica di tagli del governo, che colpisce gravemente il settore della cultura e dell’istruzione: i primi ad essere colpiti sono stati i giovani, a cui è stata immediatamente annullata la speranza di poter avere un futuro lavorativo dignitoso in patria, con il ritiro di concorsi già banditi.
Oggi ci troviamo invece di fronte al dramma delle centinaia di lavoratori del Carlo Felice di Genova, che da settembre si ritroveranno senza stipendio e con la magra consolazione della speranza di una cassa integrazione in deroga, perché i lavoratori delle Fondazioni non rientrano nelle categorie che possono usufruire di tale istituto.
Inutile dire che fra i cinque punti programmatici che Berlusconi ha riproposto per l'autunno, cultura e formazione non sono neppure menzionati.
Noi sosteniamo invece che proprio su questi settori si debba intervenire con finanziamenti e con leggi di riforma che tengano conto delle effettive ricadute economiche sui lavoratori.
Ci siamo fermamente opposti all'approvazione del decreto Bondi sulle Fondazioni Lirico Sinfoniche, ed abbiamo illustrato nella discussione in aula tutti i motivi della nostra contrarietà al decreto, nel metodo e nel merito. Lo scorso 24 giugno abbiamo fatto ostruzionismo per 37 ore consecutive in Parlamento, cercando delle risposte dal ministro Bondi che non sono mai arrivate.
Già nel marzo del 2009 il senatore idv Giambrone aveva presentato una risoluzione bipartisan approvata dal parlamento, che dettava le linee di riforma per le fondazioni lirico sinfoniche, ma che non è stata presa in considerazione nella stesura del Decreto Bondi. Oggi esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori ingiustamente colpiti, e continueremo a batterci per una riforma che valorizzi, anziché penalizzare, le molteplici ed altissime professionalità che lavorano nei nostri Teatri, mantenendo alta una tradizione che ci ha resi famosi in tutto il mondo, e per dare un futuro ai giovani che oggi affrontano con impegno uno studio fatto di sacrificio oltre che di passione e di talento.

Indiana Raffaelli – Responsabile IDV Lavoratori Spettacolo

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