Piano di rilancio dell’Italia dei valori all’estero
Roma 29 agosto 2010. «Il popolo degli abruzzesi, gli aquilani non
hanno perdonato e non perdoneranno affatto la burla di Berlusconi- ha
detto Razzi – i fischi che ha incassato e portato a casa Gianni Letta
nella sua visita a l’Aquila sono sintomatici e rappresentano l’emblema
delle bugie raccontate sul dopo terremoto».
La festa della Perdonanza che si ripete dal lontano 1924 di
Celestinana memoria, è stata quest’anno un coro di protesta, fischi e
dissenso nei confronti del governo. Si è svolta in un’atmosfera di
forte disapprovazione per l’ardire, da parte di un rappresentante
emerito del governo, di partecipare a quella che è piuttosto che una
festa sembra un funerale “Letta vedi di jittene” è stato lo slogan con
il quale è stato accolto il sottosegretario alla presidenza del
consiglio. Gli abruzzesi de l’Aquila, non dimenticheranno mai le botte
subite dalle cariche della polizia quando andarono a Monte Citorio per
manifestare.
L’on. Razzi, abruzzese da generazioni, sente la mortificazione di
questo schiaffo di superficialità dato impunentemente alla sua gente
che dignitosamente fa levare il suo dissenso.
«Il popolo degli abruzzesi nel mondo saprà indignarsi a sufficienza e
mostrerà il suo disappunto quando sarà il momento di votare ha –
continuato Razzi-a loro dirò “Mai più Berlusconi e chi per esso,
conserviamo i valori dell’Italia”, l’onestà della politica, il
mantenimento delle promesse e la dignità degli italiani. Nessuna
Perdonanza – ha tenuto a dire- altro che Perdonanza, ci sono cose che
non sono in appannaggio degli uomini ma solo competenza di chi è
infinitamente misericordioso, Berlusconi pagherà la propaganda fatta
alle spalle degli aquilani terremotati solo per fini elettorali
On. Antonio Razzi