Tra pochi giorni l’Italia festeggerà  il secondo anniversario del nuovo accordo Italo Libico

Tra pochi giorni l'Italia festeggerà il secondo anniversario del nuovo
accordo Italo Libico. Immagino che, come accaduto l'anno scorso, verrà
dato ampio risalto a questo evento esaltando i numerosi vantaggi
ottenuti e ignorando il dramma irrisolto e taciuto dei ventimila
italiani cacciati illegalmente [1] dalla Libia nel 1970, costretti al
rimpatrio forzato, e privati di ogni loro avere. Per decenni è stato
chiesto loro di avere pazienza perché i giusti risarcimenti dovevano
attendere il nuovo accordo bilaterale che invece ha ignorato la questione.
OggiAggiungi un appuntamento per oggi a due anni di distanza dal nuovo trattato il ministro dell'economia
non ha ancora firmato il decreto previsto dalla legge di ratifica del
2009 che stanziava il miserevole risarcimento di 150 milioni di euro a
fronte del valore di circa tre miliardi di euro dei beni confiscati.
Ancora una volta, come nel 1970, i diritti dei singoli vengono
sacrificati nel nome degli alti interessi economici, le leggi vengono
approvate ma nessuno le fa rispettare. Intanto gli italiani di Libia
muoiono ad uno ad uno in silenzio, anno dopo anno senza possibilità di
far valere i loro diritti ingiustamente calpestati e senza voce.
Grazie dell'attenzione.
Un Cordiale saluto

Massimo Russo
www.tripolini.it

[1] Violazione della Risol. ONU 388 del 1950 art VI, Violazione dell'Accordo Italo Libico del 2 Ottobre 1956 (Legge 843 del 1957)

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