Grecia in Saldi e Soldi e Noi?

Il 24 marzo del 2010 lessi: Oggi è la festa nazionale della GRECIA! Nuovi arrivi! “Secondo voi, faranno una vetrina come questa: anche per noi? Io lo spero proprio,magari ci metteranno in sfondo la torre di pisa o il colosseo! Ecco i nuovi arrivi,molto,ma molto miseri, cambia solo il colore! xoxo,bazi! Ma si è Star Doll Trucchi!”
E’ da allora che ho in Bozza la Grecia che portava Tristi Nuovi arrivi
Il 19 luglio si apprese che “Il giornalista Socrate Giolias, direttore della stazione radio ‘Thema 9.89′, è stato assassinato ad Atene questa mattina davanti alla porta di casa da alcuni sconosciuti, e la polizia ritiene che si tratti di un delitto collegato al crimine organizzato. “Tutti i dati finora in nostro possesso sembrano escludere l’ipotesi terroristica” ha detto all’Ansa una fonte della polizia, la quale ha smentito quanto riferito da alcuni media, secondo cui l’antiterrorismo sarebbe coinvolto nelle indagini”.(agenzia di stampa ateniese).”In Grecia c’erano già state minacce a stampa e giornalisti… Gruppi armati, inoltre, come la Giolias, 37 anni, colpito da 13 proiettili, è morto sul colpo. Al momento dei fatti nella casa del giornalista si trovavano sia la moglie che il figlioletto di due anni. Secondo testimoni oculari, gli assassini indossavano uniformi di un servizio di sicurezza privato, oppure della polizia comunale, ed erano almeno tre. “La polizia sembra escludere la pista terroristica, malgrado alcune organizzazioni armate anarco-insurrezionaliste abbiano in passato minacciato di morte i giornalisti come complici del “potere capitalista”.A riferire l’omicidio è stata questa mattina l’AnaSetta dei Rivoluzionari hanno ammazzato un esponente del commissariato greco. L’ assenza di rivendicazioni fin’ora porterebbe anche, però, alla pista mafiosa…” L’avvocato di Giolias, Yannis Marakakis, citato dai media, ha invitato gli inquirenti a controllare i file della vittima, sottolineando che questi aveva ricevuto moltissime minacce e ultimamente si stava occupando di corruzione e collusioni tra crimine organizzato, imprenditori e persino agenti di polizia. Il portavoce del governo Giorgio Petalotis ha detto che “é una questione d’onore” per lo stato greco far luce su questo crimine e arrestare i responsabili .”

C’era stato anche un altro morto ammazzato, il 9 dicembre del 2008. Blogosfere economia e finanza scriveva: “ Quello che l’opinione pubblica non dice sulla Grecia di questi giorni è semplicemente il suo core, l’essenza della rivolta, che di giorno in giorno assume una forte impronta popolare. Nonostante l’evento eclatante sia stata la morte accidentale di Alexandros Grigoropoulos, di cui ci ha parlato Blogosfere Cronaca e Attualità, le ragioni della sommossa vanno ricercate in un quadro più ampio: la crisi della finanza, i tagli del governo, le manifestazioni contro i provvedimenti del governo relativi alla scuola. Che non sono solo una prerogativa greca. Nel modello contestato, infatti, possiamo riconoscere anche l’ Italia. Ecco cosa scrive Debora Billi: Nessuno racconta, ad esempio, che le rivolte sono cominciate durante uno sciopero indetto dalle infermiere per protestare contro i tagli del governo, e che gli studenti di medicina hanno preso in ostaggio il Ministro della Sanità per un’ora per costringerlo ad ascoltarli. Non si dice che per domani era già indetto uno sciopero generale, che gli studenti in piazza sono accompagnati dai professori, che tutte le università sono occupate da giorni, e che persino i pensionati sono scesi a protestare. Se il governo pare tentare trattative è proprio per questo: perché per la strada non ci sono solo blac bloc, ma anche famiglie e anziani. Su YouTube girano molti video (qui , qui e qui). Titolano “Guerra civile in Grecia. Le prossime, Francia e Italia.” Guarda il video e continua a leggere su Crisis.

Il 14 aprile 2010 appare e riporto solo alcuni stralci: l’Europa salva la Germania e “strozza” Atene. “La soluzione scelta per la Grecia ha solo spostato il problema al 2011 e ne ha scaricato l’onere su tutti paesi anziché sull’unico che ne beneficia davvero. Può consolare solo che il vero vincitore di questa partita è l’Euro L’Europa non ha salvato se stessa e le sue banche, con buona pace della Grecia che continua la mesta strada verso il default… Le differenze però ci sono e sono tutte a sfavore di Atene: una congiuntura internazionale depressa, una bilancia commerciale strutturalmente debole (specie sul fronte delle esportazioni) e un contesto sociale molto conflittuale. Il responso è che quindi, nonostante tutti gli sforzi, il default arriverà probabilmente l’anno prossimo.IL MERCATO RINGRAZIA �C Visto che riflessioni del genere sono di largamente conosciute e condivise, viene da chiedersi perché i mercati hanno reagito tanto bene alla decisione dell’Eurogruppo. Siamo all’ennesimo caso di collettivizzazione di perdite su investimenti sbagliati debito greco. Se Papandreu riesce nel miracolo di resistere più di 12 mesi, quella cifra potrà essere raddoppiata. Soldi dei contribuenti europei che pagheranno bond greci emessi per pagare vecchie obbligazioni in scadenza possedute al 70% da banche straniere. Se e quando il default arriverà, quei prestiti “politici” saranno i primi a non essere rimborsati, mentre le banche dovranno contabilizzare un taglio del 10-20% delle obbligazioni in portafoglio. La lunga ristrutturazione del debito greco farà morti e feriti, i casi di Russia e Argentina lasciano intendere che le obbligazioni in default saranno sostituite con nuove obbligazioni pari al 70-80% del valore nominale. Nel frattempo i più furbi (quello che in gergo viene chiamato smart money) hanno sei-otto mesi per dimezzare o annullare le perdite rispetto a quelle maturate fin d’ora. SPECULAZIONE – A margine si può notare che in tutta questa vicenda la speculazione �C colpevole per definizione, come il maggiordomo �C non c’entra nulla. Il tasso praticato ad Atene è appena sotto quello chiesto dal mercato, segno che gli investitori non sfruttavano la posizione di debolezza del debitore più di quanto fanno i governi amici. Peraltro, essendo il meccanismo di definizione dei tassi in massima parte collegato all’euribor a tre mesi, sarà anche in futuro collegato all’andamento dei mercati…” fatti da istituzioni private, esattamente come è successo negli Usa e in Inghilterra…” Sempre nel luglio appena trascorso, da Peacereporter : Grecia, sciopero della fame dei migranti detenuti nel Cie di Samos “Un gruppo di 170 immigrati in attesa di espulsione dal centro di accoglienza dell’isola di Samos ha cominciato oggi uno sciopero della fame. La protesta dei detenuti è contro il loro probabile trasferimento verso i centri di detenzione alla frontiera con la Bulgaria e la Turchia, in vista della loro deportazione. La scorsa settimana sono stati 60 i migranti condotti al confine con la Bulgaria per essere espulsi e proprio questa notizia ha riacceso la protesta. Sempre più immigrati tentano di raggiungere l’Europa attraverso la frontiera marittima Turchia/Grecia tra Smirne e l’isola di Samos nel Mar Egeo. Il loro aumento è esponenziale: dai 225 del 2005 ai 5.300 del 2008. Provengono soprattutto da Somalia, Eritrea, Iraq, Afghanistan e Pakistan e si dirigono da Smirne alle isole greche di Lesbos, Chios e Samos.Le misure contro l’incremento degli sbarchi si traducono nell’attuazione di politiche repressive attraverso il respingimento o la detenzione da parte della guardia costiera operante in Grecia.”


Ma per finire questa carrelata da cui ho scelto gli articoli che ritenevo più significativi, ritorno a maggio con Crisi Grecia: dov’è la differenza con l’Italia?

“Noi in Grecia, facevamo così…Ebbene sì, parlo della Grecia, dove ho vissuto una decina d’anni a cavallo…Cos’avete capito?A cavallo tra l’essere fuori d’Europa ed esserci dentro. Non ne ho parlato fino ad ora perchè malgrado sentissi migliaia di kazzate sparate da gente che non ha visto nè sentito una beata mazza, poi non volevo intervenire anche su questo argomento, che poi pare che so tutto io e faccio la fine del nonno a tavola che parla parla e intanto non ha il pannolone…Insomma, io arrivavo da Haiti e volevo sposare la madre di mio figlio. Per questo scelsi un Paese nel continente europeo dove non c’erano ancora le ferree leggi sull’immigrazione, e scelsi Corfù dove il console onorario era pure mio amico e mi facilitò la cosa. Noi in Grecia vivevamo così: ogni famiglia aveva la sua pianta di limoni e arance fuori dalla porta principale, l’orto dietro, il vicino aveva le capre e faceva la feta, il formaggio essenziale per la cucina greca, e sulla strada per tornare a casa i pescatori mettevano le cassette del pesce che avevano pescato. Carne di bue, molto rara, ma di capra e agnello ogni angolo di casa. Se uscivo di casa, trovavo tutte le erbe aromatiche nel boschetto di fianco, avevamo gli ulivi e andavamo al frantoio a fare l’olio, poi uniti in tre o quattro famiglie per volta, ogni autunno facevamo il vino che ci serviva per tutto l’anno. Le uova erano delle galline che razzolavano nei cortili. Ogni famiglia aveva anche un membro che lavorava per lo Stato o per il comune, in modo che un piccolo contributo in denaro c’era per tutti. Quando la Commissione Europea (e non era Prodi) chiese alla Grecia di lasciare a casa 20.000 dipendenti dello Stato, Papandreu il vecchio chiese se non fossero impazziti tutti, perchè avrebbero messo a ferro e fuoco lui e tutta Atene. Così si entrò l’Europa lo stesso. I Veneziani piantarono qui gli ulivi e ogni anno venivano e pagavano un bisante per ogni ulivo che trovavano in piedi. Ma all’Europa quegli ulivi non andavano bene perchè facevano le olive che erano troppo piccole per il loro bucodelkulo e così ordinarono di tagliare gli ulivi secolari e ripiantarne altri più adatti. I greci chiesero va bene, ma se i nuovi non attecchiscono, possiamo trasformare le aree in edificabili? Certo! Risposero le menti egregie dell’Europa e così vi fu un’ecatombe di ulivi, e poi guarda caso i ramoscelli che piantarono non crebbero e vi fu una speculazione edilizia da paura che compensò i grandi proprietari terrieri della svalutazione della moneta (25 più 10%) avvenuta per far entrare la Grecia in Europa. Poi ci fu la lotta ai parassiti, vennero con tank e DDT che fecero morire quasi tutte le colture. Però vennero pure i supermercati, che cominciarono a venderci la frutta, la verdura e l’olio e il vino che non avevamo più gratis nelle nostre case…. Mi fermo qui, perchè continuando mi viene da piangere…E voi, qui?” Dite che in Grecia le tasse non le paga nessuno? Dite che un avvocato un dentista un professionista dichiara redditi ridicoli? E qui? Dov’è la differenza con l’Italia? Ditemela. Scriveva Churchill che il buon Dio ha creato la Grecia affinchè gli italiani potessero guardarsi indietro e scoprire che esisteva un popolo peggiore di loro. Forse è vero. Però se un avvocato greco (come qualunque cittadino) voleva comprarsi un SUV, un Mercedes o la villetta al mare, al compratore doveva presentare un foglietto rosa che era rilasciato dall’ufficio delle tasse, che certificava che si era pagato tutto, non c’erano pendenze nemmeno giudiziarie, e si aveva un reddito per cui era consentito comprarsi non un Ferrari, ma anche solo un’auto più grande di quella che si possedeva….Almeno, noi in Grecia facevamo così. E voi, qui?”

Noi quì, io pure, abbiamo anche letto che il 31 luglio: “Greci e turisti bloccati per le pompe di benzina rimaste a secco a causa della ‘serrata’ degli autotrasportatori che prosegue da sei giorni. Il governo ha fatto ricorso ai camion dell’esercito e alle navi della marina per rifornire di carburante ospedali, aeroporti e centrali elettriche. Di ieri la decisione dei camionisti di proseguire nella loro protesta contro il piano governativo di liberalizzare il settore per tagliare i costi. Il piano rientra nelle misure per rimettere in sesto le finanze”.

Sembra che le vacanze stiano proseguendo “serenamente” per tutti. E allora serve rammentare Il Colosso di Marussi scritto da Henry Miller nel 1941? “Sull’alta veranda di Marussi, mentre la luce degli altri mondi cominciava a diffondere il suo splendore, io colsi la vecchia e la nuova Grecia nella loro morbida trasparenza e così esse mi rimangono nella memoria. Capii in quel momento che non c’è vecchio o nuovo, c’è solo la Grecia, un mondo concepito e creato per l’eternità. L’uomo che parlava non aveva più dimensione o proporzioni umane ma era diventato un Colosso…”

L’uomo che parlava fu un incontro di Henry Miller, con un uomo della strada. Ho raccolto quindi anche io delle voci, forse non autorevoli ma i ricordi rimangono intatti, come certe Voci della Strada che è anche uno spazio del web che il 30 aprile del 2010 ricostruiva: LA GRECIA E LA QUARTA FASE DELLA CRISI.

La Musica che si suona è sempre anche Rebetika, che si dice in molti modi… Borsa Greca Seri Draghi Stesse Facce Stesse Razze: Pizzica le corde, rebetiko. Che volete siano 70 anni, dalla guerra alla Grecia. Ce ne sarà un’ altra, che salverà a tutti, l’Economia. Immagini felici… E l’ Opa , l’Offerta pubblica del Voto, questa volta, si fa sempre più cupa.Cari draghi e maghette della finanza, sapeste che felici naufragi, lontano lontano da voi…seri.


L’Opa è cupa e naufragare è dolce in questo mare di Grecia, magari aiutandosi con una vela.
Evì Evàn attacca con l’Orchestra…giuro di averlo ascoltato e ballato a Roma , il rebetiko…

Doriana Goracci


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